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Ladri nella sala operativa della Provincia di Livorno: rubati due pc della protezione civile

di Stefano Taglione
L'ingresso della sede della protezione civile provinciale (foto d'archivio)
L'ingresso della sede della protezione civile provinciale (foto d'archivio)

I computer erano nascosti in un armadio della sede di via Terreni. L'allarme è scattato subito, ma purtroppo i malviventi sono fuggiti dopo pochi secondi

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LIVORNO. Hanno forzato una delle finestre della sala operativa della protezione civile provinciale scappando con due computer portatili. Ancora un furto nelle sedi dell’ente comprensoriale livornese, in questo caso in quella di via Giuseppe Maria Terreni del dipartimento diretto da Maurizio Trusendi, che è anche il comandante della polizia provinciale.

L’allarme è scattato poco prima dell’una della notte fra sabato scorso e ieri: i ladri, dopo aver fatto irruzione rompendo l’infisso a piano terra, hanno infatti aperto un armadio, messo a soqquadro i locali e portato via i pc, di marca Lenovo, utilizzati dai tecnici nell’ambito dei servizi d’emergenza al di fuori della sala operativa, ad esempio in occasione delle recenti alluvioni di Cecina e Venturina, nell’area sud della provincia. Dopo pochi minuti dal suono dell’allarme, nella sede istituzionale, sono intervenute le guardie giurate con una pattuglia e un dipendente provinciale. Purtroppo, però, al loro arrivo i malviventi avevano già fatto perdere le proprie tracce con i computer. Poi è sopraggiunto il dirigente, Maurizio Trusendi, seguito da una volante dell’ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico della polizia di Stato e da una pattuglia della municipale.

Dal sopralluogo, per fortuna, è emersa l’assenza dei soli computer, nient’altro infatti manca dai locali dell’ente. A indagare, ora, saranno i colleghi della Squadra mobile, diretti dal vicequestore Giuseppe Lodeserto. Qualche mese fa, sempre in Provincia, qualcuno rubò perfino dallo spogliatoio degli uscieri, mentre a inizio anno a Palazzo Granducale i ladri avevano fatto irruzione dalla finestra di un magazzino (un tempo era un ufficio) rompendo la macchinetta del caffè e rubando i pochi spiccioli contenuti nella gettoniera. Ora, l’ente, sta prendendo in considerazione l’eventualità di rinforzare ancora di più le protezioni, dato che i sistemi d’allarme antifurto – presenti, funzionanti e collegati anche alle centrali operative dei vigilantes – purtroppo non bastano più.

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