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Il caso

Calcio giovanile, parapiglia in campo dopo Livorno 9-Rosignano: arrivano i carabinieri


	Carabinieri fuori da un impianto sportivo (foto d'archivio / Franco Silvi)
Carabinieri fuori da un impianto sportivo (foto d'archivio / Franco Silvi)

I militari dell’Arma, attraverso il 112, sarebbero stato contattati da un commissario federale lì per giudicare l'operato dell’arbitro: «Nessuno è rimasto ferito»

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LIVORNO. Tensione nel pomeriggio di sabato 4 gennaio al termine della partita di calcio juniores del campionato provinciale fra il Livorno 9 e il Rosignano 1922, che si è disputata alle 15 nell’impianto di gioco labronico di via Montelungo. Alla fine del match, vinto per 2-1 dai rosignanesi che salgono così al settimo posto in classifica, in campo si è scatenato un parapiglia e sono dovuti addirittura intervenire i carabinieri.

«Un’opera di prevenzione, per fortuna non ci sono stati feriti», fanno sapere i presenti. A chiamare il 112 sarebbe stato un commissario federale che stava monitorando l’operato dell’arbitro. Lo avrebbe fatto a scopo preventivo, quando gli animi dei calciatori delle due squadre si erano accesi oltremodo e il direttore di gara avrebbe fatto fatica a calmarli. «C’è stata un po’ di tensione alla fine della partita», confermano dalla dirigenza del Rosignano 1922. «Ci hanno avvertito di quanto accaduto – spiegano invece gli omologhi della società padrona di casa – ma per fortuna nessuno si è fatto male».

I carabinieri sono arrivati con due pattuglie, una delle quali del nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Livorno, ma non c’è stata alcuna conseguenza ulteriore per le persone coinvolte, tutti ragazzi. Il risultato finale ho smosso la classifica del girone: il Livorno 9, che era secondo, è sceso al quarto posto, mentre il Rosignano avendo espugnano il capoluogo sale al settimo posto. 

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