Livorno, con una pistola alla testa mette in fuga i rapinatori: Bencini sarà operato
L’uomo, che ricorda tutti quei terribili momenti, difficilmente potrà riconoscere i banditi
LIVORNO. «Non ho mai visto una cosa del genere, solo nei film». Così, ai soccorritori, si è sfogato il cinquantacinquenne Enrico Bencini. Il nuotatore, pescatore e subacqueo livornese subito dopo la sventata rapina a mano armata ha chiamato il 112 ed è stato soccorso dai volontari delle Misericordie di Antignano (giunto con un’ambulanza con a bordo l’infermiere del 118) e dai colleghi di Montenero, che lo hanno accompagnato ferito e sotto choc al pronto soccorso.
La frattura ossea la conseguenza più grave per la sua salute, che lo ha costretto al ricovero in ospedale, dove è stato sottoposto a vari esami e dovrà essere operato.
Sul posto, per le indagini, sono poi intervenuti gli agenti delle volanti della polizia di Stato, che al pronto soccorso hanno raccolto la sua testimonianza.
A indagare saranno i colleghi della Squadra mobile, diretti dal vicequestore Giuseppe Lodeserto: l’uomo, che ricorda tutti quei terribili momenti, difficilmente potrà comunque riconoscerli, perché entrambi indossavano il passamontagna.