Il caso
Livorno, il sindaco Salvetti fra presente e futuro: «Piazza Garibaldi sarà un'area pedonalizzata»
Il primo cittadino: «Agiremo con gradualità, è un intervento importante». Dal 15 al 25 gennaio, invece, lo spostamento del mercato dal quadrante Buontalenti, dove i lavori pubblici dureranno almeno un anno e mezzo, a piazza Cavour. A breve l'appalto per abbattere il cavalcavia di via degli Acquedotti, mentre il 28 dicembre sarà presentata la nuova assessora alla cultura. In pole per questo ruolo la conduttrice e giornalista Angela Rafanelli
LIVORNO. «Questi ultimi 12 mesi, per me e la giunta comunale, li giudico da dieci. Mi accusano che io sostenga sempre che a Livorno vada tutto bene, non è così: dico semplicemente che va sicuramente tutto meglio di prima. Ora porteremo a compimento tutta una serie di progetti che, quando ci siamo insediati, abbiamo immaginato da zero. La nostra attenzione si focalizzerà, ad esempio, su piazza Garibaldi: costruiremo un’area totalmente pedonale, con l’abbattimento delle baracchine dal lato di via del Pettine. Voglio però sottolineare che quando si pedonalizzano le aree cittadine, poiché parliamo di interventi importanti e impattanti, bisogna farlo con attenzione e gradualità. È ciò che in giunta stiamo facendo nell’ambito di un masterplan urbanistico complessivo».
Il sindaco Luca Salvetti fra passato e futuro. Nella splendida Sala della Mescita, alle Terme del Corallo, il primo cittadino davanti a un centinaio di persone ha parlato della Livorno che ha ereditato nel 2019, di quella che ha proseguito a governare negli ultimi sei mesi dopo le elezioni e, soprattutto, di quella che verrà. Con lui l’intera giunta, che sabato prossimo si arricchirà della nuova assessora alla cultura, con ogni probabilità la conduttrice Angela Rafanelli.
Piazza Garibaldi è stato in realtà solo uno degli argomenti affrontati, che si intreccia col tema sicurezza. «A questo proposito – le sue parole – abbiamo avviato con la prefettura e la questura un piano di presidio del territorio con poliziotti e carabinieri a piedi per le vie del centro, con l’obiettivo di ridurre la percezione di insicurezza. Inoltre, attraverso il security manager Giampaolo Dotto, siamo continuamente in contatto con la popolazione». Le pattuglie, fra l’altro, nei prossimi mesi potrebbero essere “esportate” anche in altre zone. Perché no in piazza Garibaldi, negli ultimi mesi teatro delle operazioni ad “alto impatto” proprio di agenti e militari volute dal prefetto Giancarlo Dionisi, che qui hanno messo a segno diversi arresti, soprattutto per droga. Ma tornando ai lavori pubblici, saranno molte le zone interessate.
Salvetti li ha riassunti in un video proiettato nella sala storica, che riepiloga l’attività amministrativa degli ultimi cinque anni e mezzo. «Siamo ripartiti con grande voglia e incisività – spiega il primo cittadino – e con una facilità maggiore, visto che nel 2019 per noi era tutto nuovo e c’era da costruire e rimettere in sesto la struttura comunale: ora non è più così e la via è tracciata». «Raccolgo il grande lavoro di progettazione del mio predecessore Gianfranco Simoncini – sottolinea l’assessore ai lavori pubblici, Federico Mirabelli – che ora, con i cantieri, arriva a compimento: fra un anno, ad esempio, avremo la nuova via Grande». Poi ci sarà l’abbattimento del cavalcaferrovia di via degli Acquedotti: «Abbiamo finanziato l’opera per 35 milioni: 30 del Comune in tre anni e cinque della Regione – rimarca Salvetti –. Ora uscirà il bando definitivo per assegnare l’appalto, con l’obiettivo al più presto di partire con i lavori». A gennaio, fra il 15 e il 25, gli ambulanti di via Buontalenti si trasferiranno nei nuovi banchi già allestiti fra piazza Cavour e scali Saffi: «Le tempistiche? I lavori – conclude Salvetti – dureranno almeno un anno e mezzo, dato che bisogna smantellare tutto. Noi i tempi li possiamo anche dettare, ma poi dipendono da tanti fattori, specie quando entrano in campo le aziende. L’esempio dei Tre Ponti è calzante, anche se riguarda il Genio civile: sotto l’infrastruttura ci passano tanti sottoservizi e le imprese hanno dovuto affrontare questa problematica, anche se ora i lavori stanno procedendo. Insomma, i tempi prefissati poi non sempre sono quelli reali».