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Mattarella a Livorno, il derby irrompe a tavola: cosa ha fatto sorridere il presidente

di Martina Trivigno

	Mattarella a Livorno (foto Franco Silvi)
Mattarella a Livorno (foto Franco Silvi)

Mattarella a pranzo dopo la cerimonia della Marina tra aneddoti, cacciucco, calcio e ironie per le origini del vescovo Giusti: il racconto

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LIVORNO. Quando il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, arriva al molo Italia, il porto di Livorno è ancora avvolto da una fitta coltre di nebbia a cui “sfugge” soltanto (o quasi) la Torre del Marzocco. Le forze dell’ordine sono schierate – prima e dopo il varco Valessini – per garantire la sua sicurezza. Sono circa le 10, 25 e il capo dello Stato fa il suo ingresso in Nave Trieste: alla sua sinistra il prefetto Giancarlo Dionisi e dall’altra parte il sindaco Luca Salvetti.

La consegna della nave

Mattarella entra nell’hangar della più grande nave militare consegnata proprio ieri (sabato 7 dicembre) alla Marina, accompagnato dall’Inno di Mameli, poi si siede nella tribuna d’onore allestita per gli ospiti. Ascolta e osserva durante tutta la cerimonia che ha un doppio significato: la consegna del Trieste alla Marina, prima nave ad aver accolto il giuramento dei 150 allievi ufficiali dell’Accademia Navale. Al termine, il capo dello Stato esce, seguito dal ministro della Difesa, Guido Crosetto, e da altre autorità.

Il menù del presidente

Un rapido giro sull’enorme portaelicotteri, poi un pranzo veloce. Le tovaglie immacolate coprono i tavoli, su cui sono disposte eleganti posate d’argento e piccoli segnaposto bianchi con sopra lo stemma tricolore del Trieste e il motto “Fulge super mare”. Il menù è ricercato seppur nella sua semplicità: crespelle con frutti di mare e pesto, filetto di pesce con verdure e dolce al limone con frutta fresca. Ed è questo il momento in cui il presidente “familiarizza” con la città.

Risate all’insegna del derby...

Al suo fianco c’è la figlia Laura che, dal 2015, segue il padre (vedovo dal 2012) nella rappresentanza della Presidenza della Repubblica durante gli eventi ufficiali. A tavola, Mattarella (che nel corso della cerimonia è stato spettatore omaggiato) ha ricordato l’ex capo dello Stato livornese Carlo Azeglio Ciampi. Soprattutto ha ripercorso i momenti della sua precedente visita, il 15 gennaio 2020, quando venne per la prima volta a Livorno per l’inaugurazione della mostra dedicata ad Amedeo Modigliani e anche per onorare la memoria del suo precedessore, scomparso nel 2016. Tante, poi, le curiosità a cui ha fatto cenno con un riferimento alla cultura culinaria livornese e all’immancabile cacciucco; si è poi informato del Livorno calcio e, infine, restando in tema “derby”, Mattarella ha scambiato qualche battuta con il vescovo di Livorno, Simone Giusti, sulle sue origini pisane.

Le reazioni

«Esprimo grande soddisfazione in un giorno speciale per la nostra città – sottolinea il sindaco Salvetti – con la mattina il giuramento dei cadetti e la consegna del Trieste alla Marina proprio qui, a Livorno, a cui ha presenziato il presidente della Repubblica, e il pomeriggio l’inaugurazione delle Terme del Corallo: una giornata di cui andare tutti fieri e orgogliosi».

«La visita del capo dello Stato a Livorno è stata una visita di straordinaria importanza per la città e per la provincia, ma anche per tutto il Paese – conclude il prefetto Dionisi – . Ringrazio il Presidente per la vicinanza che ha voluto dimostrare ancora una volta alla Marina militare e per tutto l’apparato della Difesa, ma al tempo stesso una vicinanza concreta verso Livorno, le istituzioni livornesi e la comunità tutta. Nel conversare con lui, il presidente Mattarella ha dimostrato una grande attenzione e questo ci fa ben sperare anche per il futuro, per la crescita e lo sviluppo di questa città e di questa provincia».




 

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