Il caso
Livorno, caos prescrizioni ricette mediche: «Due giorni di servizi a singhiozzo»
Angeletti (Fimmg): «Così è difficile lavorare: una perdita di tempo per tutti»
LIVORNO. È successo di nuovo. Ancora ricette mediche dematerializzate a singhiozzo lunedì scorso e ieri. Un problema che ormai da tempo sta mettendo in difficoltà medici di medicina generale e pazienti, anche a Livorno come nel resto d’Italia. «Il disservizio è dovuto a problemi tecnici nel sistema centrale di accoglienza ricette gestito dal ministero dell’Economia e Finanza attraverso Sogei, la società di information technology (tecnologia dell’informazione, ndr) ministeriale a supporto della pubblica amministrazione», sottolinea Massimo Angeletti, medico di famiglia e segretario della Federazione italiana medici di medicina generale (Fimmg) di Livorno.
In pratica, per via di questi disservizi i medici di base non possono accedere ai servizi telematici necessari per la prescrizione elettronica di farmaci ed esami per blocchi del sistema informatico che si stanno ripetendo da giorni e giorni. E ora che il problema sembrava essere stato risolto, si è ripresentato. Non un blocco totale, ma comunque un servizio “a singhiozzo” che si traduce, in diversi momenti della giornata, nell’impossibilità di poter inviare i farmaci e le impegnative per accertamenti o visite specialistiche per sms o tramite mail. Il risultato? I cittadini sono costretti ad andare fisicamente negli studi dei medici per poter ricevere le poche prescrizioni cartacee possibili, dato l’esiguo quantitativo di “ricette rosse” consegnate ai medici.
A questo si aggiungono le difficoltà nella prenotazione di esami e visite da parte dei cittadini che possono essere programmati solo recandosi di persona ai Cup. «Tutto questo si traduce in perdite di tempo e disagi per i cittadini, soprattutto per quelli anziani, e per i medici che devono lavorare fino a notte fonda per inviare esami o impegnative quando il sistema torna attivo», sottolinea Angeletti.
Le prime difficoltà si erano manifestate nel mese di ottobre e già allora la Regione Toscana aveva informato «che anche in questi giorni si sono verificati problemi tecnici al sistema che a livello nazionale permette ai medici di medicina generale, ai pediatri e a tutti gli specialisti ospedalieri di produrre ed emettere ricette elettroniche dematerializzate». E ancora: «I server sono gestiti da Sogei, società partecipata dal ministero dell’economia. Il funzionamento a singhiozzo «sta causando dei sovraccarichi anche sui sistemi regionali che a loro volta devono essere riavviati e smaltire un numero di transazioni maggiori. Tutti i tecnici sono al lavoro per potenziare al massimo i sistemi e far fronte al malfunzionamento temporaneo della piattaforma delle ricette elettroniche».
Sogei rassicura, dicendo che il sistema tiene e che si tratta di anomalie occasionali, ma intanto i medici di medicina generale tengono a precisare che «non sono responsabili di questi disservizi che sono causati da interruzioni nelle reti telematiche a cui i medici sono costretti, per legge, ad affidarsi».