Livorno, 60 sup pronti alla sfilata lungo i fossi ma il gommone della Finanza stoppa tutti: il motivo
La delusione dei surfer, tra cui vari disabili. Le scuse del sindaco Salvetti e della Fondazione Lem: «Ecco che cosa è successo»
LIVORNO. Tutto era pronto, i sup allineati all’ombra del Nautico Cappellini, una sessantina di tavole riunite per il tradizionale evento sugli scali d’Azeglio, il coordinatore di Effetto Sup alla sua undicesima edizione David Gabbriellini in cima a tutti sventolante il nulla osta all’evento sportivo da parte della Capitaneria di Porto, l’assessore Rocco Garufo lì a portare il saluti dell’amministrazione comunale alla partenza delle tavole preparate a fare il giro dei fossi. Ma la tradizionale parata di sup di questa edizione di Effetto Venezia salta. Tutti stanno per partire il 2 agosto intorno alle 20 quando un gommone della Guardia di Finanzia si fa avanti nei fossi intimando l’alt alla partenza.
«Cosa è successo ?», chiede Gabbriellini alle Fiamme Gialle. I finanzieri non hanno elementi di risposta da offrire all’organizzatore e si limitano a dire che la Prefettura, organo che sovrasta pure la Capitaneria, ha detto “no” alla parata. Sconcerto e delusione scritti in volto dei sessanta suppisti sia livornesi che provenienti da tutta la Toscana. «Soprattutto perché quest’anno grazie alla collaborazione con l’associazione Strabilianti portavamo con noi anche dei ragazzini ciechi ed altri con gravi patologie» aggiunge Gabbriellini. Un sospetto che avanzano gli organizzatori, che in quel momento è solo tale, che qualcuno abbia evidenziato una presunta pericolosità della “regata” in virtù della presenza dei mezzi nautici sullo stesso percorso. «Ma in realtà – Gabbriellini fuga subito l’ipotesi - noi da sempre abbiamo un barcone in cima al “corteo” e uno in fondo che “regolano” il traffico nautico. Non c’è mai stato alcun incidente negli anni passati in quell’ora circa di attività. E’ stato un grande dispiacere per me avvisare gli sportivi e i bambini che la cosa era bloccata. Speriamo rapidamente di conoscere le motivazioni. Peraltro oltre a remare come sempre coglievamo l’occasione per togliere un po' di plastica dai fossi ricevendo il plauso da parte dei livornesi». È il Tirreno a chiarire l’accaduto.
«Abbiamo preso atto – spiega il prefetto Giancarlo Dionisi – della nota formale degli organizzatori con la quale si annullava l’evento. Sulle motivazioni della sospensione possono rispondere gli organizzatori».
Il giornale della città a questo punto contatta gli organizzatori, quelli che di fatto si sono fatti carico dal punto di vista burocratico della regata: la Fondazione Lem. A chiarire definitivamente l’episodio e a spiegare Adriano Tramonti della Lem che conferma che la richiesta di revoca last minute della manifestazione è partita dalla Fondazione e il sindaco Luca Salvetti. «Quest’anno le autorità ci hanno invitato a interpretare in maniera rigorosa l’ordinanza della Capitaneria che dice “ O sup, o battelli”. Nel passato abbiamo fatto sì che le due attività si conciliassero tra loro e ma quest’anno le autorità che vigilano sulle kermesse ci hanno dato un aut aut. E ovviamente noi non potevamo non tutelare chi lavora con i battelli. Il fatto che i suppisti non siano stati avvertiti è unicamente dovuto al fatto che sino all’ultimo momento abbiamo cercato di far sì che si ritornasse alla interpretazione soft. Tante scuse agli sportivi dunque e la garanzia che l’anno prossimo la regata si farà», chiude il sindaco.