Livorno, rubano un IPad e pochi spiccioli ma devastano il ristorante. Il titolare: «Un gesto inspiegabile»
Le immagini sono al vaglio degli inquirenti: l’obiettivo è identificare l’autore del gesto
LIVORNO. Le immagini rivelano la presenza di una figura nera, col volto incappucciato (ma ulteriori accertamenti potranno confermare se si tratti di una unica persona, o se ci sia stato qualcuno a fare il palo). Si vede che intorno alle 5 di ieri mattina (mercoledì 24) entra nei locali della Perla dell’Ostricaio, sotto l’Hotel Palazzo, a due passi dalla Terrazza, forzando la porta. L’ ingresso è da via Corsica.
Il bottino è magro per il malvivente che trafuga un IPad e si accontenta di pochi spiccioli del fondo cassa. Non ha toccato praticamente altro, disinteressandosi delle tante bottiglie bordolesi di vino sugli scaffali. Ma rovescia tre bottiglie di olio a terra, per sporcare. In compenso, senza un apparente motivo, provoca danni ingenti alla veranda esterna (si stimano in totale, attorno ai sei-settemila, più il valore di ciò che è stato rubato): qui si trovano solamente tavolini, sedie, stoviglie ed un frigorifero con vino e bevande analcoliche. Un atto vandalico, avendo aperto la vetrata scorrevole forzando sul meccanismo motorizzato, completamente danneggiato.
Le immagini sono al vaglio degli inquirenti: l’obiettivo è identificare l’autore del gesto. Daniele Del Sette, amministratore delegato dell’impresa di ristorazione ha sporto denuncia ai carabinieri di via della Pieve. Si è rivolto alla Misericordia di Montenero per farsi curare delle ferite da taglio, riportate dopo essere arrivato sul posto e, in seguito, caduto su alcuni frammenti di vetro sul pavimento reso scivoloso dall’olio delle bottiglie che durante il blitz erano state gettate a terra, frantumandosi .
«Un gesto brutto, increscioso e che non ha apparenti spiegazioni - dice Del Sette - non abbiamo mai ricevuto minacce e anche sforzandomi, non potrebbe neppure essere ipotizzata una matrice a sfondo razziale. Da noi, il cinquanta per cento dei lavoratori è di provenienza extra comunitaria e si tratta di persone sempre gentili con tutti».
L’allarme, scattato alle 5,18 ha messo in moto le riprese del sistema di allarme. Una azione devastatrice durata circa venti minuti, poi, l’autore si dilegua.
Il primo ad essere intervenuto sul posto, dopo la chiamata di avviso di effrazione partito dalla centrale della “Verisure”, è Jonathan Ceselli, socio dell’attività di ristorazione che successivamente chiama Del Sette. «Questo, è l’atto più grave che abbiamo subìto nei sei anni che siamo lì - riprende Del Sette - francamente sconforta chi tutti i giorni e’ in trincea per lavorare e dare lavoro. Fino ad ora avevamo accusato due tentativi di entrata ed un furto nel 2019».
Nel frattempo, il locale, già dall’ora di pranzo di ieri si è reso nuovamente operativo. Ambienti tutti ripuliti all’interno, l’unica traccia del reato è rimasta la porta scorrevole del dehor che tuttavia non impedisce l’accesso in sicurezza ai clienti che in attesa della riparazione, possono continuare a fruire anche dello spazio esterno con la veranda.
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