Livorno, addio all’ingegner Mario Gaudio: sua la firma su palazzi e caserme
Aveva 94 anni. Sabato 18 il funerale
LIVORNO. È morto nella notte tra giovedì 16 e venerdì 17 novembre l'ingegner Mario Gaudio. Aveva 94 anni ed è stato uno dei tecnici-chiave della ricostruzione del dopoguerra. Per anni ha lavorato per il Genio Civile di Livorno e di Pisa e ha progettato molti edifici in città. Il curriculum è un susseguirsi di progetti fatti o di opere delle quali ha curato la direzione lavori, la parte tecnico-amministrativa o il collaudo. A cominciare dal completamento della ricostruzione di Palazzo Granducale, sede della Provincia, ma il primo progetto messo nero su bianco è la chiesina dell’Apparizione. L’elenco delle opere sarebbe lunghissimo: la Dogana, il complesso delle suore vincenziane a Quercianella, il nuovo palazzo degli uffici finanziari a Cecina, il ripristino del Circuito Nuvolari, l’ampliamento dell’ospedale e quello della caserma dei carabinieri, allargandosi al nuovo polo sul viale Boccaccio fra polizia stradale e caserma dei vigili del fuoco, ma anche l’avvio dell’iter per la nuova sede della polizia di Stato.
Mario Gaudio lascia la moglie Anna Maria Saltini; i figli Valeria, Valentina e Gilberto e i nipoti Gabriele, Arianna, Filippo, Giulia, Daniele e Lorenzo. La salma è esposta al cimitero della Misericordia e i funerali si svolgeranno sabato 18 alle ore 15 alla chiesa di S.Agostino.