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L'intervista

Sos impianti a Livorno, allarme del presidente Uisp: «Sport di base penalizzati, in 8mila a rischio»

Sos impianti a Livorno, allarme del presidente Uisp: «Sport di base penalizzati, in 8mila a rischio»

L’attacco di Daniele Bartolozzi: «Il problema è il disequilibrio tra professionisti e amatori». Il pericolo? «Che molti praticanti abbandonino perché non hanno spazi per fare attività»

03 gennaio 2023
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LIVORNO. Anche il 2022 dello sport è alle spalle con risultati alterni, bilanci e propositi per l’anno prossimo. Il comitato Uisp Terre Etrusco-Labroniche, presieduto da Daniele Bartolozzi, interviene sul tema degli impianti, un grido dall’allarme da parte dello sport di base. «A seguito di innumerevoli segnalazioni – premette Bartolozzi – il nostro comitato avverte che la situazione è a un punto di non ritorno. Da troppi anni la questione legata all’impiantistica e alle relative assegnazioni di spazi è lasciata al destino, senza gli ammodernamenti necessari per far fronte alle molte richieste di utilizzo di aree comuni, aggravate da una superficialità nel porre la giusta attenzione a equilibri tra lo sport professionistico e quello amatoriale, con quest’ultimo che è fonte principale di soggetti praticanti...».

«Spesso – viene al dunque – ci troviamo in grossa difficoltà nel poter organizzare e coordinare le varie attività indette dal comitato e dalle società affiliate, vero motore dello sport praticato a tutti i livelli e senza limiti di età. Da troppo tempo non riusciamo a confrontarci con i soggetti che dovrebbero essere a disposizione delle richieste degli sportivi per individuare e realizzare progetti per garantire che tutti possano usufruire degli spazi della comunità, senza doversi trovare ai margini e spesso indotti a rinunciare alla pratica dell’attività sportiva».

Dalla Uisp sottolineano che dopo la crisi pandemica, aggravata da un quadro economico precario per la collettività, lo sport potrebbe rappresentare una leva strategica per alleviare questa situazione. Invece «non capiamo perché in una città come Livorno, dove lo sport è parte fondamentale e integrante della vita quotidiana, oggi si stenta così tanto nel dare risposte»: «Certo è che dobbiamo e possiamo fare di più. Noi vogliamo e possiamo farlo, ma da soli sarà sempre più difficile. Per questo, cerchiamo soggetti che abbiano a cuore questi principi».

La Uisp ha avviato una serie di consultazioni con le società di buona parte delle discipline sportive che rappresenta. I risultati? «Ricordiamo le difficoltà – interviene ancora il presidente – già evidenziate di recente dalla Sda Pattinaggio Uisp, ma non meno dal gruppo Podistico Livornese che vanta più di 800 iscritti, dal gruppo misto della pallavolo, calcio, danza, le ginnastiche. Abbiamo in totale circa 8mila tesserati, tutti lamentano le stesse problematiche: poca attenzione e poca disponibilità nel far fronte a problemi reiterati e strutturali». Cosa può fare il comitato? «È nostro dovere individuare le problematiche e cercare le soluzioni: su questo argomento ci siamo resi disponibili ad affrontare le questioni irrisolte con i soggetti, chiunque siano, per porre le azioni correttive necessarie». E «ci siamo messi a disposizione di tutti coloro che hanno chiesto il nostro supporto, non ultimo per la ripartenza della piscine Camalich Neri e la Bastia, dove abbiamo portato novità sviluppando, oltre al nuoto, aree esterne mai valorizzate prima». «Molte – rivendica – le iniziative intraprese per la collettività: Vivicittà, Giocagin e Bicincittà, ogni volta con migliaia di partecipanti...».

Cosa, quindi, non ha funzionato? «Rispondiamo riscontrando che, sempre più spesso, le iniziative proposte e i sacrifici fatti da dirigenti, istruttori e familiari non assumono la dovuta importanza per i soggetti che dovrebbero riconoscerne il valore per l’intera comunità, oltre che dare supporto e spazi di espressione perché possano svilupparsi sempre di più. Auspichiamo che il 2023 porti un cambiamento di rotta sulla base di un confronto condiviso dal quale, per il bene che vogliamo a Livorno e alla sua tradizione sportiva, mai ci sottrarremo...».
 

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