Ex vetraio e volontario muore nel giorno del suo compleanno
Livorno: aveva appena festeggiato 61 anni. Il ricordo: «Era un uomo gentile e gioviale. E per noi è stato un padre sempre presente. Mancherà. Mancherà tanto a tutti noi»
LIVORNO. «Era un uomo gentile e gioviale. E per noi è stato un padre sempre presente. Mancherà. Mancherà tanto a tutti noi». È così che i familiari di Ennio Dell’Omodarme parlano del loro caro, morto a 61 anni (nel giorno del suo compleanno) all’ospedale di Livorno dopo aver avuto un malore nella sua casa. Lascia i figli Giada, Giacomo ed Elisa, la loro madre Gloria e sette fratelli. Che adesso piangono «un padre sempre vicino» e «un fratello che resterà sempre nei nostri cuori». Originario di Livorno, Dell’Omodarme alla fine degli anni Ottanta si è trasferito a Prato per amore. Lì ha sposato Gloria, con cui ha avuto i suoi tre figli. E lì lavorava come vetraio. Poi, nel 2015, ha deciso di tornare nella sua città: Livorno e ha iniziato a dedicarsi al volontariato. L’ha fatto a Shangai, dove è entrato in contatto con Leonetto Colombi e con l’ex struttura delle suore dove, insieme ai suoi amici, ha organizzato varie cene di beneficenza. Poi, nel luglio dello scorso anno con l’arrivo di padre Adriano, Dell’Omodarme si prodigò nei lavori di rimessa a nuovo della struttura. «Per me è stato un grandissimo amico – racconta Patrizia Pellicciari, dipendente del Tirreno –. Mi è sempre stato vicino, in ogni momento». La famiglia di Dell’Omodarme fa sapere che oggi sarà possibile salutarlo alla camera mortuaria dell'ospedale di Livorno dalle 9 alle 18. Poi, domani alle 11, sarà portato in cremazione da un mezzo delle onoranze funebri della Svs di Livorno. «Addio Ennio – dicono i parenti, riuniti in ospedale –. Ci sei sempre stato per tutti. Ci mancherai incredibilmente». l