Il caso
Riccardo, 40 anni da pompiere
LIVORNO. Un vero vigile del fuoco non va mai in pensione. Ma l’ultimo giorno di servizio, quella divisa indossata per tanti anni tutte le mattine, ha il sapore caldo dei ricordi. È così che per...
LIVORNO. Un vero vigile del fuoco non va mai in pensione. Ma l’ultimo giorno di servizio, quella divisa indossata per tanti anni tutte le mattine, ha il sapore caldo dei ricordi. È così che per Riccardo Boncompagni, uno dei volti più noti e amati del comando livornese. Stimato istruttore professionale e funzionario nella caserma di via Campania.
«Le emozioni sono enormi - dice Boncompagni - Dopo 40 anni mi ritornano in mente tutte le situazioni vissute: gioia, paura, disperazione, sgomento, soddisfazione, timore e così via». Riccardo era entrato nei vigili del fuoco nel luglio 1976: 40 anni vissuti quasi tutti a Livorno: prima come ausiliario, poi vigile, caposquadra, caporeparto, istruttore e infine funzionario. E da oggi che farà? «Solo libertà: mare, bici e famiglia!», dice. Ma chissà...
Ieri i colleghi lo hanno festeggiato, dimostrandogli tutte la stima e soprattutto l’affetto maturato quotidianamente. I pompieri lo ricordano come un ottimo capo e un amico corretto e leale.
A Boncompagni gli auguri anche dalla redazione del Tirreno.