Tirrenica, l’autostrada che divide
Unirà la costa dopo 40 anni d’attesa. Ma il caro pedaggio potrebbe annullare i benefici
di Antonio Valentini
Sono i 206 chilometri più difficili della storia viaria italiana: per completare il tratto Milano-Napoli dell'A1 bastarono otto anni, solo di discussione il corridoio tirrenico ne ha richiesti quaranta. Quando poi si sono messi a fare sul serio, hanno iniziato dalla parte dove l’autostrada meno serviva ma il guadagno era certo: i lavori si faranno, però coi soldi incassati al casello di Rosignano, dove pagherà anche chi transita sulla Variante Aurelia. Statistiche aggiornate non ce ne sono, però alla prevedibile tariffa di 0,50 euro ad autovettura, il totalizzatore resterà attivo a ogni ora per 365 giorni all'anno, con ritmi vorticosi nei festivi di giugno, luglio e agosto. Il costo dell'opera, che nei fatti cancellerà una superstrada a percorrenza libera a favore di un'autostrada a pagamento, si aggira sui due miliardi Iva esclusa e sarà sostenuto col meccanismo del project financing, dopo che l'ultimo project è stato abbandonato per la decisione del governo Berlusconi di cancellare i finanziamenti. Sarà la Sat a realizzarla e gestirla per trent'anni, ma toccherà ai cittadini pagarla coi pedaggi, i più cari d'Italia e tra i massimi in Europa: 18 centesimi a chilometro, rispetto ai 6,5 dell'A1 o della Firenze-Mare. Tradotto in soldoni, a lavori ultimati si spenderà qualcosa meno di 100 euro per andare e tornare da Livorno a Roma; 36,40 per Grosseto Nord; 53,60 per Orbetello.
S’inizia a pagare. La prima stangatina è attesa nel prossimo fine settimana al casello di Rosignano. Si salverà solo chi vive nel raggio di 20 chilometri, gli altri - tutti - pagheranno 0,50 euro per l'illusione dell'autostrada. Il disinganno sarà immediato. Sat ha rifatto quattro chilometri della vecchia Variante Aurelia e chi viaggia verso Livorno e chi da Livorno viene sarà ingannato dal colore verde delle indicazioni, pensando di pagare per imboccare una vera e propria autostrada. E invece no, tutto è come prima tranne per quei quattro chilometri, che a 130 orari si coprono in meno di due minuti. Il sistema di bypassare la barriera ci sarebbe, percorrendo fra Cecina Nord e Rosignano l'ex statale 206, nell'occasione rimessa a nuovo. Ma è roba da residenti, un'opzione per chi sa come districarsi nel reticolo delle provinciali.