Incidenti stradali in Toscana, quali sono le strade e le province più pericolose – La tabella
Sulla costa i valori più elevati di feriti e mortali: c'è una spiegazione
ll 14 ottobre scorso ISTAT ha pubblicato l’aggiornamento 2023 della serie storica degli incidenti stradali in Italia, certificando, a fronte di una ripresa ormai consolidata della mobilità dopo le limitazioni dovute alla pandemia da Covid-19, la diminuzione dei
decessi e l’aumento contenuto del numero di incidenti e feriti. E l’Ars, l’agenzia regionale di sanità, ha elaborato questo dato riferendolo alla sola Toscana. Scoprendo che il dato è in controtendenza con la media nazionale.
Gli incidenti diminuiscono
Sono stati 14.933, infatti, gli incidenti stradali con lesioni a persone, in leggera diminuzione rispetto ai 15.111 dell’anno precedente: -1,2%, mentre in Italia si registra un +0,4% (166.525 incidenti nel 2023, +636 rispetto ai 165.889 del 2022). Il trend mostra una continua riduzione degli incidenti nella nostra regione negli ultimi 20 anni e in particolare, senza considerare il primo biennio pandemico, una costante diminuzione che va avanti dal 2017. Anche gli incidenti mortali (eventi con almeno un deceduto) in Toscana scendono a 192, dai 215 osservati nel 2022, segnando una riduzione del -10,7%, ben al di sopra del -4,3% osservato in Italia. In Toscana gli incidenti mortali rappresentano l’1,3% del totale dei sinistri osservati, mentre in Italia la percentuale è pari all’1,7%.
Dal 1991 al 2023 in Toscana tendono a verificarsi più incidenti stradali rispetto alla media nazionale (se rapportati alla popolazione residente), ma la percentuale di sinistri mortali si mantiene sempre al di sotto del valore italiano. Dal 2003 si osserva una progressiva diminuzione degli incidenti, accompagnata da una riduzione della percentuale di eventi mortali, che tende a stabilizzarsi a partire dal 2010. Diversamente dal numero totale, la percentuale di eventi mortali non ha subito variazioni durante la pandemia, segno che la riduzione ha riguardato il fenomeno nel suo complesso, mantenendo stabile la gravità relativa.