Il Tirreno

Livorno

Un anno di attività dei carabinieri di Livorno: l’Arma persegue il 69% dei delitti denunciati nella provincia

Piu reati, ma le rapine calano

Il colonnello Saverio Nuzzi (quarto da sinistra) illustra i dati
Il colonnello Saverio Nuzzi (quarto da sinistra) illustra i dati

E cresce il numero dei responsabili scoperti e denunciati dai militari

04 giugno 2010
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 LIVORNO. Più reati perseguiti, con più denunce ma con meno arresti, rapine in forte calo, e, soprattutto, con la metà degli autori denunciati. Ecco i numeri di un anno di attività dei carabinieri in provincia di Livorno, resi noti dal comandante provinciale, colonnello Saverio Nuzzi, in vista della festa di domani per i 196 anni dell'Arma.  Il colonnello Nuzzi, illustrando i dati insieme al vicecomandante provinciale Michele Tunzi, al comandate del nucleo operativo, colonnello Francesco Zati, al colonnello Sergio Di Rosalia della seconda Brigata mobile, al comandate della compagnia di Livorno, maggiore Carlo Lecca, a quello dei Nas, capitano Gennaro Riccardi e a quello del radiomobile, tenente Claudio Gallù, ha messo in luce anche l'importanza del rapporto con la stampa, per comunicare alla popolazione l'offerta di sicurezza che i carabinieri mantengono in essere sul territorio. Il comandante provinciale dell'Arma, ha anche sottolineato il fatto di come sia positivo il fatto che sul territorio operino due forze di polizia, con l'una che serve anche di stimolo all'altra.  Dai dati relativi ai 12 mesi appena trascorsi, emerge così che c'è stato un leggero aumento dei reati perseguiti dai carabinieri, ovvero 11.300, che rappresentano il 69% di quelli commessi nella nostra provincia, mentre quelli scoperti sono stati il 19%, meglio quindi della media nazionale del 15%. In generale si tratta di reati relativamente lievi, condotti in genere contro il patrimonio. In ogni caso le rapine sono scese del 53%, con la metà degli autori scoperti e denunciati. Aumentano, del 5% le truffe, mentre sono sostanzialmente stabili i reati legati agli stupefacenti.  Le persone denunciate in statao di libertà sono state 2.608, cresciute e di parecchio rispetto alle precedenti 2.180, mentre è calato da 350 a 327, il numero degli arresti.  Grazie ai nuovi orari di apertura delle stazioni, poi, è aumentato il numero delle pattuglie dispiegate sul territorio, aumentando i contatti con la gente e l'opera di prevenzione.  Grande attenzione è stata posta, proprio parlando di prevenzione, alle "stragi del sabato sera", con 1.100 pattuglie impiegate nei weekend, con il controllo di 4mila conducenti, cosa che ha poratto al sequestro di 20 auto, al ritiro di 129 patenti e di 21 carte di cicrolazione. Anche per questo gli incidenti di questo tipo sono passati da 443 a 409, con un calo dei decessi da 12 a 5.  Controlli serrati anche sul versante degli stranieri e del lavoro, con 51 denunce per questioni legate a regolarizzazioni fasulle.  Il nucleo ispettorato del lavoro ha compiuto 187 ispezioni, che hanno fatto emergere ben 127 ditte irregolari, con 102 denunce, 41 segnalazioni amminstrative, e sanzioni per 587mila euro, oltre al recupero di contributi per 683mila euro.  Serrati anche i controlli dei nas, che hanno compiuto ben 620 ispezioni, con 28 tra arresti e denunce, e 108 segnalazioni amministrative, oltre al sequestro di alimenti, farmaci e di uno studio odontoiatrico. Infine il nucleo ecologico ha compiuto 27 controlli con 15 arresti e 54 sanzioni penali.
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