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Calafiori l’inglese, da superstite del disastro azzurro a uomo mercato

di Andrea Rocchi
Calafiori l’inglese, da superstite del disastro azzurro a uomo mercato

Lo volevano Juve e Chelsea, andrà all’Arsenal: le cifre dell’operazione

08 luglio 2024
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Nel naufragio generale degli Azzurri in Germania, insieme a capitan Donnarumma, si è salvato lui, l’ultimo arrivato, quasi una scommessa: Riccardo Calafiori, 22 anni, romano, difensore del Bologna e pupillo di Thiago Motta che – non a caso - ha fatto il possibile per portarlo alla Juventus. Nelle tre partite giocate dall’Italia di Spalletti (la quarta, con la Svizzera, era squalificato e bontà sua si è risparmiato la vergognosa prestazione azzurra) è stato l’unico a dimostrare tecnica, visione, qualità interpretando con piglio e sicurezza il ruolo di centrale nella sgangherata difesa a quattro di Spalletti.

Oggi che i reduci di quella Caporetto sportiva sono in vacanza a “riposarsi” (perdonateci il termine) dopo le fatiche tedesche, Calafiori è diventato l’oggetto del mercato, il calciatore più conteso dai club italiani ma anche, e soprattutto, esteri. Tanto che si parla dell’imminente definizione di un accordo con l’Arsenal. Il passaggio di Calafiori ai Gunners sembra questione di ore. Il club inglese sborserà una cifra tra i 50 e i 55 milioni di euro per aggiudicarsi le prestazioni del difensore italiano, su cui il Basilea, quando lo cedette al Bologna, inserì una percentuale sulla futura rivendita del 50% (27,5 milioni di euro). Il Bologna realizzerebbe con questa cessione una clamorosa plusvalenza. Per il centrale romano si profilerebbe un ingaggio da 4 milioni di euro netti a stagione per il difensore.

Per Calafiori negli ultimi giorni si era aperta un’asta fra l’Arsenal e il Chelsea. Il Chelsea ha considerato la possibilità di prendere Calafiori, ma poi di fronte all’insistenza dell’Arsenal ha deciso di chiudere per Renato Veiga. La strategia del Chelsea, del resto, era diversa: volevano trovare prima l’accordo tra club e poi parlare con il giocatore, a differenza appunto dei Gunners che hanno trovato subito un’intesa col calciatore che si è detto entusiasta del progetto del club. Affare fatto, dunque, con la Juventus che ci ha provato fino in fondo e con un interessamento anche del Paris Saint Germain poi naufragato di fronte alla contesa che si era aperta fra i due team di Premier League. Ma come si spiega la crescita così repentina di questo ragazzo? Calafiori , classe 2002, è un romano doc cresciuto nelle giovanili della Roma, di cui era considerato un talento molto promettente: ma non nel ruolo di centrale che occupa oggi bensì nel ruolo di terzino. Un po’ come il compagno di reparto (in azzurro) Bastoni. Fra il 2020 e il 2022 giocò una ventina di partite con la prima squadra, senza grandi picchi di rendimento. Il primo a credere nelle potenzialità di questo ragazzo fu l’allenatore giallorosso Fonseca. Poi con l’arrivo di Mourinho le cose cambiarono sebbene il portoghese lo avesse inserito tra i giovani da far crescere.

Fu spedito al Genoa e da lì al Basilea per 1,5 milioni. Il club elvetico lo utilizzò come centrale della difesa a tre e qui ha fatto un’ottima stagione. Acquistato dal Bologna, dopo che lo aveva adocchiato il Milan, Motta lo ha fatto giocare da centrale ma in una difesa a 4. Ed è andata bene, molto bene. Calafiori ha un fisico potente e lo sa utilizzare in area, ma soprattutto ha una tecnica sottilissima e un’intelligenza tattica fuori dal comune che lo rende perfetto anche in fase di impostazione del gioco.

Insomma, un calciatore moderno. Il più moderno degli Azzurri di Euro 24. Tanto che all’estero se ne sono accorti subito. E non se lo sono lasciati sfuggire.

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