Inchiesta Tirrenia, biglietti gratis sulle navi: 40 indagati. Ci sono anche magistrati e funzionari
Al centro dell’inchiesta ci sono presunte irregolarità nelle dotazioni e violazioni delle normative in materia ambientale. Si ipotizzano reati di falso, frode e corruzione
Biglietti gratis per viaggi in traghetto per chiudere un occhio su presunte irregolarità. È quanto sarebbe emerso dall’indagine della procura di Genova che la settimana scorsa ha portato al sequestro di tre traghetti Cin (ex Tirrenia) della linea Genova-Olbia e che vedrebbe coinvolti anche magistrati, ufficiali e funzionari portuali.
L’inchiesta
Al centro dell’inchiesta ci sono presunte irregolarità nelle dotazioni, e violazioni delle normative in materia ambientale (sulle quali la compagnia di navigazione era già intervenuta per sanare la posizione). A metà di questa settimana è previsto l’interrogatorio da parte del gip di Genova di 13 persone per le quali sono state richieste due misure di custodia cautelare ai domiciliari e 11 misure interdittive: si tratta a vario titolo di ufficiali e funzionari portuali e dipendenti alla compagnia di navigazione finita al centro degli accertamenti, nei confronti dei quali si ipotizzano reati di falso, frode e corruzione.
Il sistema
Sotto la lente una serie di attestazioni false per far risultare i componenti dei motori in linea con le normative ambientali: secondo l'accusa funzionari compiacenti avrebbero chiuso un occhio sulle irregolarità e avrebbero ricevuto presunti biglietti per viaggi gratuiti sui traghetti tra Genova e la Sardegna. In forza della nuova riforma, i 13 soggetti dovranno essere prima ascoltati dal gip che, sentite le parti interessate, deciderà sull'emissione dell'eventuale ordinanza. L'indagine sulle anomalie dei traghetti rispetto ai criteri ambientali, dalla quale era derivata una situazione di inabilità alla navigazione e conseguentemente il sequestro, risale a due anni fa, con coinvolta circa 40 indagati.