Sanremo 2025, Carlo Conti: la novità sui monologhi, i temi e la dedica speciale che apre il Festival
Il conduttore toscano parla alla vigilia della prima serata della settantacinquesima edizione: «Nessuna sfida con gli ascolti di Amadeus»
SANREMO. Nessuna sfida o confronto col recente passato ma la volontà di realizzare un «prodotto dignitoso e magari provare a eguagliare i miei numeri». Carlo Conti guarda rigorosamente in casa alla vigilia della prima serata della settantacinquesima edizione del Festival di Sanremo, rifiutandosi di entrare in competizione con Amadeus, protagonista – lo scorso anno – di una kermesse da record in termini di ascolti.
La conferenza e la conduzione
E durante la conferenza di presentazione della manifestazione in programma dall’11 al 15 febbraio all’Ariston concede subito l’onore delle armi al suo predecessore: «Non c’è nessuna sfida con Amadeus, i suoi numeri sono imbattibili. Ha fatto un lavoro incredibile, straordinario», ha ricordato, definendo «cinque anni straordinari» quelli portati avanti dall’ex direttore artistico (ora approdato sul Nove) insieme a Fiorello, «uno dei quali con una difficoltà enorme con l’Ariston vuoto durante il Covid».
Giunto alla sua quarta conduzione, Conti è certo di non dover dimostrare più nulla a nessuno e dice di non voler «guardare gli ascolti» perché «non mi interessano. Non avrei mai accettato se per me fosse stata una sfida». Il suo, ha sempre ribadito, sarà un festival all’insegna dell’amicizia, anche sul fronte delle co-conduzioni scelte. La prima serata lo vedrà al fianco di Antonella Clerici e Gerry Scotti. Il quarto presentatore ha aggiunto, «se ci fosse sarebbe stato Fabrizio Frizzi».
Monologhi e temi
Assicura che le serate della kermesse saranno un po’ più corte che in passato e spiega di aver eliminato i monologhi sui temi sociali, perché «a volte è meglio una parola di una lunga chiacchierata». Una scelta artistica con cui «la politica non c'entra niente», assicura. Non mancheranno, in ogni caso, i momenti toccanti. La manifestazione, ha svelato, inizierà con un ricordo del maestro Ezio Bosso. Mentre tra gli ospiti che saliranno sull’Ariston ci sarà anche Edoardo Bove, sfortunato centrocampista della sua Fiorentina colpito da un malore a inizio dicembre, che «racconterà come un ragazzo di 22 anni sta vivendo questa situazione». Venerdì 14 poi «avremo ospite Paolo Kessissoglu insieme alla figlia. Canterà una canzone scritta con la figlia e affronta il tema dei ragazzi di 17-18 anni che si chiudono in camera e non parlano con i genitori. Credo che questo sia abbastanza importante».
Tirato per la giacchetta sulle questioni politiche, sulla sua aderenza ai valori antifascisti, Conti replica: «Dichiararmi antifascista? Certo, che problema c’è. Siamo nel 2025. Personalmente la trovo un po’ anacronistica questa domanda. Non dovremmo dimenticare piuttosto cosa hanno fatto i nostri genitori e i nostri nonni perdendo la vita per noi».
Scotti e Clerici
Subentra poi Scotti: «Ho metà della mia famiglia fucilata dai fascisti», afferma. Il volto Mediaset, spesso rivale dello stesso Conti in tante sfide tv, è la grande novità di quest’anno. Lui ci scherza sopra: «Io sono l’uomo che ha presentato meno Festival. Con questa mia presenza dovuta all’amicizia con Carlo, metto fine alla domanda che quasi tutti voi, o all’inizio o alla fine di un’intervista, mi avete fatto, “ma quando farai Sanremo?”. Ecco, segnatevi la data, 11 febbraio 2025, così questa domanda va in archivio». Clerici, da parte sua, ha parlato di “gioia” quando ha ricevuto la telefonata di Conti che le chiedeva di fargli da spalla nella prima serata. «Me l’ha detto tardi e non me l’aspettavo assolutamente – racconta – Quando ci eravamo visti avevamo accuratamente evitato l’argomento Festival. Poi a gennaio mi ha chiamato e mi ha detto: “Devi dirmi di sì sulla fiducia” e io gli ho detto di sì». Durante le ultime prove, spiega Clerici, «ci siamo davvero divertiti tantissimo. Speriamo di farlo anche» nella prima serata, «se riusciamo a comunicare il senso dell'amicizia e dello stare sul palco sarebbe una cosa molto carina».