Overdose di caffeina, casi in aumento: da cosa è provocata, i sintomi e come evitarla
Sempre più giovani soffrono di palpitazioni, crisi d’ansia e problemi cardiaci: i numeri e i consigli degli esperti
Aumentano i casi di overdose di caffeina tra adolescenti e pre-adolescenti, legate al consumo eccessivo di bibite e bevande che la contengono: energy drink ma non solo. Il numero di bambini che arrivano in pronto soccorso per overdose da caffeina è aumentato drasticamente.
I dati
Dal 2017 al 2024 sono più che raddoppiati i ragazzi di età compresa tra 11 e 14 anni finiti in pronto soccorso per averne assunto troppa. Anche tra i ragazzi più grandi il numero di chi ha subito conseguenze per le dosi eccessive è quasi raddoppiato. Questo emerge dal nuovo rapporto di Epic Research, un’organizzazione che raccoglie, analizza e diffonde dati su vari aspetti della salute e dell’assistenza sanitaria, rapporto che rivela inoltre che le visite al pronto soccorso tra i ragazzi sono più frequenti rispetto alle ragazze.
La spiegazione
«Nonostante tutti gli avvertimenti sugli effetti collaterali, ragazzi e adolescenti continuano a consumare bevande contenenti caffeina. La maggior parte delle persone, anche adulti abituati alla caffeina, non si rende conto che alcune bevande energetiche reperibili ovunque contengono dai 200 ai 300 milligrammi di caffeina in una sola lattina da 355 ml. Qualsiasi ragazzo può entrare in un negozio e comprarne una», spiega Alok Patel dello Stanford Children’s Health sulla rivista Pediatrics Today, dell’Accademia americana di pediatria.
Troppa caffeina: che succede?
I sintomi di un sovradosaggio di caffeina includono ansia, palpitazioni e, nei casi più gravi, attacchi cardiaci e persino morte. I medici affermano che un altro effetto collaterale di questo consumo eccessivo di caffeina è la perdita di sonno, che porta i ragazzi a perdere concentrazione a scuola.
I consigli
L’accademia americana di pediatria raccomanda che gli adolescenti non consumino più di 100 milligrammi di caffeina al giorno, l’equivalente di circa una tazza di caffè. I ricercatori suggeriscono ai genitori di stabilire con i figli un programma che favorisca un buon riposo, in modo che non sentano il bisogno di una carica di caffeina. I medici consigliano anche di controllare sempre il contenuto di caffeina riportato sull’etichetta della bevanda o di cercarlo online prima di permettere a un ragazzo o ragazza di consumarla.