Il Tirreno

Grosseto

Grifone. Ora sono rimasti in due a mandare avanti la società

di Paolo Franzò
Il presidente Salvatore Guida e il direttore tecnico Claudio Anellucci (foto Bf)
Il presidente Salvatore Guida e il direttore tecnico Claudio Anellucci (foto Bf)

Con le dimissioni di Petritola, la dirigenza è composta da Guida e Anellucci

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GROSSETO. Il giorno dopo le clamorose dimissioni da direttore generale del Grosseto di Pierluigi Petritola, avvenute nella serata di martedì, nessuna novità arriva da casa Grifone. L’ormai ex diggì conferma l’irremovibilità della sua decisione, in quanto la giornata non ha registrato nuovi eventi tali da farlo desistere e tornare indietro. L’addio improvviso sarebbe da addebitarsi a questioni di carattere familiare dello stesso Petritola, dopodiché è normale che si possa pensare che queste siano motivazioni di facciata e che possa in realtà essere avvenuto altro. Del resto, il direttore generale era l’ultimo rimasto dell’imponente organigramma societario che fu presentato in pompa magna solo il 29 giugno scorso a Roselle. Via Di Matteo, via Cinelli, via Quistelli, via Nacciariti e ora via anche Petritola. In fondo, non c’è neppure troppo da stupirsi, dal momento che l’Unione sportiva ha una nuova proprietà nel presidente Salvatore Guida. Certo è che ad oggi la dirigenza del Grifone, per quanto è noto, è composta solo da Guida e dal direttore tecnico Claudio Anellucci. Pare evidente che al più presto entreranno in scena nuove persone, perché mandare avanti una società di calcio in due pare alquanto complicato. Nel mentre, la squadra ha anche un nuovo preparatore atletico, nella persona del trentanovenne Michele Mitidieri.Già, perché c’è anche una squadra che ha tremendamente bisogno di mettere benzina nelle gambe, in vista della prossima gara di campionato, mercoledì 28 settembre, a Ponsacco. Dal fronte mercato, filtra l’indiscrezione che entro la fine della settimana mister Liguori possa accogliere in gruppo quattro svincolati che il direttore Anellucci avrebbe già individuato in due esterni, un centrocampista e una prima punta. Il che porterebbe il gruppo a una sovrabbondanza da sistemare poi sul mercato di gennaio. Tutto ciò sotto gli occhi di una città che segue sempre con maggiore scetticismo e triste ironia, immaginando anche gli scenari peggiori. Tocca a Guida dunque con i fatti e solo con quelli far ricredere una piazza che, come si può vedere dalle presenze allo stadio, si è presa ormai un anno sabbatico.

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