Campagnatico, torna l’autovelox lungo la Grosseto-Siena. Automobilisti infuriati: le 3 anomalie e la risposta del sindaco
Contestati il posizionamento e le modalità di utilizzo
CAMPAGNATICO. Raffica di frenate e polemiche (e qualche improperio di troppo), ieri mattina (mercoledì 9 aprile), lungo la strada statale 223 di Paganico (la Grosseto-Siena), alla vista della pattuglia della polizia municipale ferma piazzola: accanto allo pneumatico anteriore sinistra il cartello che segnala ai conducenti la presenza dell’autovelox mobile, e proprio di fronte al cofano della vettura il temuto rilevatore di velocità da 805mila euro in multe stradali nel 2023 (nell’ultima previsione di bilancio 1,4 milioni di euro, che secondo l’opposizione saranno a malapena 70mila).
Molte le segnalazioni pervenute al nostro giornale, da parte di automobilisti che hanno contestato tre “anomalie”: il posizionamento del pannello, la presenza di una sola agente della polizia municipale a occuparsi dell’apparecchio, e la distanza del dispositivo dal cartello che fissa a 90 chilometri orari la velocità massima in quel tratto (a differenza dei 110 chilometri orari prima e dopo).
Giurisprudenza alla mano, ci viene evidenziato che – quando la postazione non è fissa – secondo il decreto Minniti (2017) la polizia deve utilizzare il cartello amovibile poggiato a terra, a una congrua distanza, per avvisare i conducenti che è in corso la misurazione elettronica della velocità dei veicoli. Del resto, scopo del cartello stradale è orientare la condotta degli automobilisti e non coglierli in flagrante nell’infrazione (in linea con i principi di imparzialità, legalità e trasparenza che devono ispirare l’azione della pubblica amministrazione.
In merito alla presenza della singola poliziotta di pattuglia, ci viene fatto presente che la Cassazione ha ribadito e consolidato il principio in virtù del quale i Comandi della Municipale possono utilizzare gli apparecchi solo se il loro impiego avviene «alla presenza degli agenti accertatori»; al plurale.
Terzo e ultimo punto, ci viene sottolineato che l’apparecchio era stato collocato ben al di sotto della distanza minima dal segnale dei 90 chilometri orari, stabilita dal decreto Autovelox (2024, ma stoppato dal ministero dei trasporti circa tre settimane fa) un almeno un chilometro fra il segnale di limite di velocità e il dispositivo.
Abbiamo rivolto le istanze degli automobilisti al sindaco Elismo Pesucci, agente di polizia municipale in pensione (con una lunga carriera tra Grosseto, Castiglione e proprio Campagnatico) e – da martedì – di nuovo responsabile del Comando locale.
«Circa un anno e mezzo fa, proprio in quel tratto, si è verificato il crollo del viadotto. È stata ultimata la progettazione esecutiva e in loco è stato predisposto il cantiere, ma i lavori non sono ancora partiti: su mia sollecitazione c’era stata un’interrogazione del deputato Fabrizio Rossi e Anas ha assicurato che tutto sarà risolto entro l’estate», premette il primo cittadino, che poi riassume: «La normativa prevede una deroga proprio sulla base della presenza del cantiere provvisorio: l’autovelox può essere posizionato lì, e segnalato e gestito in quel modo».