Il Tirreno

Grosseto

Il colpo

La banda del buco colpisce ristorante due stelle Michelin in Maremma

di Matteo Scardigli
L'ingresso e la cantina (foto d'archivio)
L'ingresso e la cantina (foto d'archivio)

La proprietà è alle prese con la conta dei danni: inventario delle bottiglie da migliaia di euro

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MANCIANO. La banda del buco ha colpito Caino, il ristorante due stelle Michelin (da 27 anni) della pluripremiata chef Valeria Piccini e simbolo della cucina maremmana in Italia. I malviventi avevano tentato di entrare nel locale una prima volta lunedì, ma il colpo non era andato a segno; sul posto erano intervenuti i carabinieri di Saturnia, che erano stati allertati a seguito di una segnalazione scaturita dal trambusto. I militari, la mattina seguente, avevano avvisato la famiglia, che era andata al ristorante per constatare i danni.

Il secondo tentativo

Un secondo tentativo è stato fatto – si presume – mercoledì (19 marzo), e questa volta è riuscito. I malviventi si sono introdotti nei locali sotterranei confinanti con quelli del ristorante e avrebbero sfondato il muro di separazione tra le due proprietà; approfittando del fatto che, in bassa stagione, Caino rimane aperto solamente durante il fine settimana (come anche ieri sera).

La conta dei danni, tra quelli alla parete e – soprattutto – al contenuto della cantina, che custodisce bottiglie di vino di assoluto pregio e valore sarebbe ancora da chiudere: nella serata di ieri (venerdì 21), il titolare Andrea Menichetti era sempre alle prese con l’inventario; operazione proseguita fino a notte, con i clienti “sopra la testa” a cenare indisturbati.

Certo è che se i malviventi fossero riusciti ad arraffare anche poche bottiglie soltanto, se avessero preso le etichette “giuste” sarebbero riusciti a portar via un bottino da alcune decine di migliaia di euro: circa 80mila, girava voce in paese; una stima forse al rialzo, che tuttavia realisticamente non sarebbe troppo distante dalla cifra reale.

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