Moscerini alla Laguna di Orbetello, la spiegazione del fenomeno e i cinque motivi per preoccuparsi per l'estate
Il biologo Mauro Lenzi spiega cosa sta accadendo all’ecosistema e il legame con la morìa di pesci
ORBETELLO. «I moscini a febbraio? Colpa della moria di luglio». Lo sostiene il biologo Mauro Lenzi secondo il quale il fenomeno che sta colpendo Orbetello in queste settimane dipende da quanto successo precedentemente il laguna.
Un fenomeno strano
«Non è un fenomeno consueto che avvengano sciamature in questa stagione – dice Lenzi – ma tutto dipende dagli eventi lagunari precedenti. La distrofia dello scorso luglio-agosto è stata particolarmente virulenta e ha ucciso tutti gli organismi del benthos (categoria ecologica che comprende gli organismi acquatici), quelli che popolano i sedimenti. Tra questi ci sono dei piccoli crostacei (gammaridi e isopodi) e vermi (policheti erranti), organismi carnivori che si nutrono anche delle larve dei chironomidi, cioè le larve dei moscerini. In assenza di questi predatori, le larve, che possono sopravvivere anche allo stress distrofico, possono effettuare la metamorfosi e sciamare come adulti. Poiché la quantità delle larve sopravvissute è certamente una quantità ragguardevole, è bastato un periodo invernale relativamente mite perché sia stato possibile che avvenissero sciamature».
Questo quindi spiegherebbe la grande quantità di moscerini che già in inverno stanno invadendo la città lagunare creando preoccupazione per la stagione estiva. La domanda di tutti infatti è “cosa potrà accadere questa estate se adesso sono già presenti in così grande quantità? ”. «La vita dell’adulto è effimera – aggiunge Lenzi – non si nutre, deve solo accoppiarsi e nuore tra le 24 e 48 ore, raramente poco oltre. Quelli che vediamo sono essenzialmente i maschi, le femmine dopo l’accoppiamento vanno in laguna a depositare le uova, che precipitano sul fondo e successivamente si schiudono in larve».
I cinque motivi per preoccuparsi
Secondo il biologo ci sono almeno cinque motivi per preoccuparsi per i prossimi mesi: «La laguna è estesa 25 chilometri quadrati, una superficie troppo vasta perché sia possibile un intervento che contrasti il fenomeno (le larve si trovano ovunque nei sedimenti lagunari); la sciamatura non esaurisce il fenomeno perché nuove uova vengono deposte: maggiore è la quantità dei soggetti per sciamatura, maggiore è la quantità di uova deposte; non ci sono ancora sufficienti predatori nei sedimenti che possano contrastare la quantità delle larve presenti e occorreranno mesi perché avvenga il reclutamento dal mare degli organismi del benthos; se dovesse partire il pompaggio delle acque marine da Nassa e da Fibbia – poiché questo avviene a paratoie chiuse, escludendo la libera circolazione delle acque con la marea -, il reclutamento degli organismi che possono predare le larve sarà maggiormente ritardato; il collasso dei banchi algali, nel corso della scorsa estate, ha prodotto una grande quantità dei fango organico nei sedimenti, questo è un ottimo pascolo per la larve dei chironomidi ed è la base essenziale per nuove distrofie estive».
Le accuse contro la scarsa programmazione degli amministratori
Sulla presenza dei moscerini interviene anche la consigliera di Alternativa Orbetello, Chiara Serracchiani. «Mancanza di programmazione, mancanza di senso di responsabilità, mancanza di conoscenza della laguna, niente è stato predisposto dopo la moria che come si sa ha determinato la morte della maggior parte dei piccoli pesci, predatori naturali dei moscini – dice la consigliera – Quindi solo la giunta non si aspettava una cosa del genere al punto di interrompere le disinfestazioni e riprenderle in corsa quando il problema era già talmente avanti da creare disagi importanti. Quando un ecosistema salta, bisogna addrizzare le antenne e prevedere tutto con anticipo. Se chi amministra non impara ed evolve nel cercare soluzioni, va mandato a casa». Secondo Serracchiani l’amministrazione «Calcola sempre male, investe poco, e si perpetua la logica dell’aggiunta, dello spezzettamento, degli affidamenti successivi per ovviare alla poca lungimiranza dopo tutto questo tempo di amministrazione, nello stabilire il numero di interventi necessari. Il sindaco ha annunciato una riunione con i commercianti del centro storico in Comune per il 6 marzo. Noi chiediamo che venga fatta all’auditorium in modo che tutti possano partecipare».