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Massa Marittima, vandali alla Casina di Babbo Natale: «Preso a calci il nostro impegno»

di Sara Venchiarutti
Alcuni dei danni che ha subito la Casina di Babbo Natale nel vicolo Porte
Alcuni dei danni che ha subito la Casina di Babbo Natale nel vicolo Porte

Alberi a terra e “decapitato” lo schiaccianoci luminoso

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MASSA MARITTIMA.  Venerdì pomeriggio, quando i volontari hanno lasciato quel vicolo Porte che con tanta cura avevano trasformato in un villaggio di Babbo Natale, era tutto a posto. Ieri mattina invece uno spettacolo che nessuno avrebbe voluto vedere: gli alberi addobbati a festa buttati a terra, i pacchetti regalo presi a calci fino a essere distrutti e lanciati fuori dal vicolo, le palline natalizie calpestate. Pure lo schiaccianoci, una struttura luminosa alta circa 1,80 metri, è stato vandalizzato. Gli hanno tolto il braccio e gli hanno anche staccato la testa, lasciandolo poi sul pavimento.

Che sia stato qualcuno a fare tutto questo è sicura Laura Poccioni, presidente dell’associazione La Casina di Babbo Natale. «Le strutture – spiega – sono collegate con delle fascette di plastica e quelle non le puoi togliere se non tagliandole. Significa avere uno strumento dietro, come delle forbici o un coltello. Anche gli alberi sono legati al muro: buttarli giù equivale ad aver fatto forza per staccarli».

Per pensare e realizzate la Casina, che ha portato tantissime persone a Massa Marittima nell’ultimo mese – «in due giornate c’erano due ore di fila per entrare nel villaggio», sottolinea Poccioni –, ci sono volute settimane e settimane. «Hanno preso a calci e pugni non gli oggetti, ma la fatica, la dedicazione e il piacere di offrire il nostro tempo», sintetizza la presidente, che aggiunge: «È uno spregio fatto a quelle persone che si sono impegnate per offrire per un mese un evento di questo tipo, con attività e attrazioni indirizzate ai bambini, ma non solo. Siamo tutti volontari, senza scopo di lucro».

E sì, i danni economici ci sono stati – alcune strutture costano un centinaio di euro –, ma per Poccioni il discorso non è quello. «È il gesto in sé – dice – che è deprecabile e ingiustificabile. È stata una mancanza di rispetto e una cattiveria ingiustificata, senza alcun motivo. Apprezzeremmo almeno un gesto di scuse». Quando Poccioni ha visto le foto di quanto era successo «mi è mancato letteralmente il fiato pensando al tanto impegno dei volontari».

Nonostante l’accaduto le attività della Casina di Babbo Natale oggi proseguiranno regolarmente: il villaggio aprirà dalle 16 con tutte le attività, comprese i laboratori per bambini, che proseguiranno fino alle ore 19,30. Alle 17, 30 è attesa la Befana del Terziere di Borgo. Tuttavia, gli organizzatori, a seguito di questo episodio, hanno deciso di chiudere la Casina prima di quanto previsto dal programma e non sarà pertanto aperta domani, il 6 gennaio. «Un atto grave e da condannare – commenta la sindaca Irene Marconi – che manca di rispetto a tutti i volontari che dedicano il loro tempo e le loro energie, non solo a dicembre, per tenere aperta la Casina di Babbo Natale, ma anche nei mesi precedenti per preparare gli allestimenti di tutto il centro storico. Se a Massa Marittima possiamo vantare una programmazione degli eventi ricca e apprezzata da tutti è grazie al grande impegno delle nostre associazioni, dalla Pro Loco, all’associazione La Casina di Babbo Natale, Le Brutte Persone, i Terzieri. Siamo delusi e addolorati per questo gesto. Al momento non è stato possibile individuare i responsabili. L’amministrazione invita i cittadini che avessero visto qualcosa a fornire eventuali segnalazioni».




 

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