Bufera del Pd sul meme di Vivarelli: «Così il sindaco offende chi soffre»
Dopo la vignetta col Papa comparsa sui social il gruppo dem pretende le scuse
GROSSETO. Tre sono le “leggi di internet” alle quali è prudente attenersi quando si pubblica sulla rete. La prima: «La privacy non esiste». La seconda: «Quello che metti online ci resta per sempre». La terza: «Non caricare cose che non faresti vedere alla nonna».
Il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna, lunedì dopo pranzo le ha infrante tutte e tre con una singola immagine che ritrae il pontefice in preghiera contornato da due frasi: «Proseguono i viaggi del Papa nei luoghi di sofferenza. Oggi visita alla sede Pd». La chiosa è una faccina esterrefatta.
E non si tratta di un fake: la conferma che è stato il primo cittadino a fare uso del profilo personale arriva dai suoi collaboratori più stretti.
In pratica, chiunque abbia il contatto di Vivarelli Colonna ha potuto vedere, ma solo uno ha avuto la prontezza di fare uno screenshot (e la malizia di condividerlo) del contenuto programmato per essere effimero.
E mentre l’autore del “misfatto” resta nell’ombra, sul capo del sindaco si addensano nuvoloni di tempesta da chiamare Noè...
«Proviamo a riprendere un po’ di dignità ma sarà davvero difficile raccogliere le macerie create dalla tracotante personalità del sindaco, ormai senza limiti né freni in ogni sua azione», scrive il gruppo consiliare del Partito democratico: «Il gruppo ritiene che questo modo di fare comunicazione sia fortemente offensivo e lesivo. Non ci sentiamo offesi da questo “sfottò”, se così possiamo chiamarlo, per non dire una caduta di stile del primo cittadino che ormai sembra aver perso ogni equilibrio».
«Ciò ha dimostrato una sua totale deriva di una mancanza di etica istituzionale», sottolinea il gruppo dem, che continua: «Con quella vignetta ha offeso le persone che soffrono, ha offeso le persone indigenti, ha offeso gli ultimi ossia quelle persone per le quali il Pd si sta invece prostrando per difenderli. Con quella vignetta il sindaco ha altresì offeso le persone che nel Santo Padre riconoscono la guida della Chiesa Cattolica».
«A noi, non ci ha offesi», precisano i consiglieri, che concludono: «Chieda pubblicamente scusa a tutte queste persone. Abbia dignità della città che rappresenta perché è il sindaco di tutti. È il sindaco di chi non arriva a fine mese ed invece di mostrare lo sfarzo delle sue cene e dei sui “viaggi” da lì il titolo il “viaggio del sindaco” si renda umile. Le physique du rôle non le appartiene affatto»
E Vivarelli Colonna risponde: «Francamente non saprei cosa replicare, è una battuta divertente che rifarei senza dubbio e che tra l’altro rappresenta la verità sullo stato in cui attualmente versa il Pd. Nella vita bisogna sapere ridere, e in democrazia si devono accettare satira, ironia e commenti non graditi, come del resto da tempo faccio io dalla mattina alla sera. Stavolta la battuta l'ho fatta io – chiosa – e sono soddisfatto del suo esito» .