Il Tirreno

Firenze

Kean Una scommessa già vinta La Fiorentina si gode il suo asso

di Francesco Gensini
Gudmundsson e Kean festeggiano gol e vittoria sul Milan
Gudmundsson e Kean festeggiano gol e vittoria sul Milan

L’attaccante ex Juventus è stato scelto dalla Viola e da Palladino senza riserve Nonostante non abbia brillato nella scorsa stagione la società lo cercava dal 2022

09 ottobre 2024
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FIRENZE. Moise Kean, di professione centravanti. Della Fiorentina, che la Fiorentina cercava da gennaio 2022 quando aveva appena venduto Vlahovic alla Juventus. Cercava e non aveva trovato nei vari Piatek, Cabral, Jovic, Nzola e lo stesso Beltran, arrivato a Firenze nell’estate 2023 con il marchio River Plate sul ruolo: centravanti, appunto. Ma niente da fare, seppur con sfaccettature e situazioni differenti per ciascuno dei calciatori appena ricordati. La Fiorentina lo cercava e non lo trovava. Ma stavolta, cioè a luglio, è andata decisa sull’attaccante che la Juventus non avrebbe tenuto dopo una stagione da zero gol in diciannove partite di Serie A (sulle “responsabilità” dello zero il discorso sarebbe lungo, però questo non è il posto adatto), non a colpo sicuro, ma sicuramente senza incertezze, e lo ha fatto spendendo tredici milioni. Tredici milioni “veri” a cui vanno aggiunti cinque di bonus (due facilmente raggiungibili, tre più articolati per farlo scattare), senza prestiti, senza diritto di riscatto, senza obbligo condizionato, senza formule che rimandassero la riprova dell’investimento fatto almeno a giugno. Questo la dice tutta sulla convinzione dei dirigenti viola, sempre in accordo con Palladino, di puntare e poi scegliere l’uomo giusto, nonostante le prestazioni nell’ultimo campionato allontanassero anziché avvicinare la voglia di scommettere su Kean, quasi viceversa ne traessero forza e maggiore consapevolezza di farlo. Dieci partite in stagione hanno già dato la risposta alle attese e premiato la “scommessa” del club di Commisso, al di là di quelli che saranno i risultati personali dell’attaccante vercellese e della Fiorentina. E se la riprova uno la vuol individuare in un episodio specifico, in questo caso è arrivata fresca fresca nella serata più strana, più tendenzialmente da buttare nel cestino e dimenticarla, insomma nella serata più incredibile che un centravanti possa vivere e pur facendo il conto degli episodi che sono stati negativi, non solo la somma non è negativa ma porta all’assioma di partenza e a tutto il discorso che ne è seguito sulla bontà dell’operazione viola in sede di mercato. Rigore sbagliato, rigore provocato, traversa colpita: tutto a carico di Moise Kean, tutto con Moise Kean protagonista, e nessuno di coloro i quali era presente a Fiorentina-Milan di domenica scorsa (perché gli episodi tutti insieme si riferiscono chiaramente alla partita con i rossoneri) avrà pensato di dargli un significato negativo come di solito si fa in queste circostanze. Straripante fisicamente, imprendibile per i difensori avversari, apri-pista di spazi e occasioni, perché se è vero com’è vero che il gol decisivo del 2-1 l’ha segnato Gudmundsson, non c’è alcun dubbio che la partecipazione del centravanti sia stata determinante con il pallone toccato all’islandese al momento giusto e nel corridoio giusto. Insomma, lo “score” personale Kean non l’ha ritoccato e rimane pur sempre di ottimo effetto e ottima resa (due gol in campionato, tre in tre partite in Conference League), ma ha sicuramente ritoccato verso l’alto il grado di apprezzamento della tifoseria viola che già stravede per lui e messo la ceralacca sull’investimento tecnico ed economico fatto dalla Fiorentina. Considerando che siamo nemmeno a metà ottobre è un merito da ascrivere al 24enne ex Juventus e una soddisfazione (con altrettanto merito) per il club viola. Peccato per Moise che la nuova settimana si sia aperta con la piccola, grande amarezza di dover rinunciare alla Nazionale e alla chiamata di Spalletti a causa di una lombalgia che lo staff medico azzurro ha certificato a Coverciano e trasformato in ritorno a casa del calciatore. A proposito: quella Nazionale riconquistata subito a inizio stagione da Kean. Grazie al felice connubio con la Fiorentina.


 

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