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A Firenze crollano le imprese artigiane, il dato choc: in un anno perse oltre trecento botteghe. C’è un motivo
Il rapporto della Camera di commercio: il peggior dato in dieci anni. Allarmante anche lo stato delle start up innovative
FIRENZE. Luci e ombre per le aziende fiorentine nel 2024. Il rapporto sulla demografia delle imprese della Camera di Commercio descrive un equilibrio tra iscrizioni e cessazioni, con queste ultime però, nel confronto con il 2023, che in termini percentuali crescono più di tre volte rispetto alle prime.
I numeri
Le aziende del manifatturiero diminuiscono del 2% e le imprese artigiane raccolgono il peggior dato degli ultimi dieci anni. L’ombra di un difficile ricambio generale continua a pesare sul tessuto imprenditoriale fiorentino. Le aziende attive con sede legale a Firenze alla fine dell’anno scorso erano 88.709, che salgono a 116 mila se consideriamo anche tutte le altre. Nel 2024 iscrizioni e cessazioni, si legge nel rapporto, «si consolidano a 5.423, valori che celano due andamenti che vedono le cessazioni crescere del 7,7% rispetto al 2023, e le iscrizioni incrementare solo del 2,4». Un equilibrio che comprende il positivo calo delle imprese in scioglimento e liquidazione (-10,3%) ma anche una crescita del 26% di aziende (261) per le quali è stato avviato l’iter per crisi d’impresa. A fine dicembre 2024 le imprese fiorentine in scioglimento o liquidazione erano comunque 4.142, mentre quelle alle prese con procedure concorsuali 1.848, 259 quelle sospese e 7.450 quelle che risultavano inattive.
Il confronto
Se il rapporto tra iscrizioni e cessazioni delle imprese fiorentine è in pareggio, il dettaglio delle imprese artigiane nel 2024 racconta tutta un’altra storia e cioè il peggior dato degli ultimi dieci anni. Nel 2024 sono cessate 1.948 imprese artigiane a fronte di 1.618 iscrizioni. Il saldo parla in negativo di 330 aziende, che equivale ad una flessione dell’1,2%. Più del 2016 e del 2020, quando il saldo in negativo si fermò a 283 e 287 aziende (-1%). A rendere bene l’idea sono i grafici con cui la Camera di Commercio descrive l’andamento di iscrizioni e cessazioni negli ultimi dieci anni. Se per il totale delle aziende della città metropolitana le due linee del diagramma – una per le cessazioni e l’altra le iscrizioni – finiscono per incontrarsi proprio nel 2024, quelle delle imprese artigiane sono una forbice le cui lame sembrano allontanarsi sempre di più l’una dall’altra.
Le tendenze
Continuano a crescere le imprese straniere, soprattutto nell’industria e nel commercio, e stazionarie quelle femminili, che si mantengono intorno alle ventimila unità. Crollano di quasi il 3 per cento invece le imprese giovanili, cioè quelle in cui la maggioranza degli imprenditori ha meno di 35 anni. Un calo, si legge nel rapporto della Camera di Commercio, «che subisce gli effetti di un ricambio generazionale che sembra sempre più insufficiente a colmare le fuoriuscite dovute alla perdita dei requisiti anagrafici e che ci ricorda quanto sia importante, per la vitalità del tessuto imprenditoriale, il passaggio generazionale».
A dir poco allarmante è poi lo stato delle start up innovative fiorentine. Per quanto rispecchi una tendenza nazionale, la tendenza alla crescita degli ultimi due anni sembra essersi ribaltata nel 2024. «Nell’area fiorentina – dice il rapporto – si è passati dalle 228 di gennaio 2024 alle 184 di febbraio 2025, mentre a livello nazionale il calo è stato del 5,6%. Qui l’inceppamento del meccanismo di ricambio può essere dovuto a più fattori – precisa il rapporto – non ultimo quello collegato alle prospettive di sviluppo e crescita, alla possibilità di intercettare in maniera proficua gli strumenti per il consolidamento delle proprie attività che, forse, vengono percepiti come inadeguati e non sufficienti a dare gambe e struttura alle idee e ai progetti iniziali».