Il Tirreno

Firenze

Il delitto di San Casciano

Uccisa nel negozio dal nipote, la disperazione della madre della donna: «Ma perché non mi ha chiesto aiuto?»

di Massimo Donati
Nell’immagine, la scientifica dei carabinieri al lavoro sul luogo del delitto, davanti al forno in cui è stata uccisa Laura Frosecchi
Nell’immagine, la scientifica dei carabinieri al lavoro sul luogo del delitto, davanti al forno in cui è stata uccisa Laura Frosecchi

Lunedì Mattia Scutti andrà davanti al gip il giovane accusato di aver ammazzato Laura Frosecchi. Lì il giovane di 22 anni potrebbe spiegare cosa lo ha spinto a premere il grilletto

19 ottobre 2024
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SAN CASCIANO. Gli inquirenti non hanno alcun dubbio: è stato lui a sparare e a uccidere la zia. Del resto lo stesso giovane lo avrebbe ammesso, quando, subito dopo, attorno alle 11 di giovedì, ha telefonato ai carabinieri per avvertirli di ciò che aveva fatto. È sul movente di questo delitto che ha sconvolto la piccola frazione di Chiesanuova a San Casciano Val di Pesa che di dubbi ce ne sono ancora tanti. Una riposta potrebbe arrivare lunedì, nel corso dell’udienza di convalida dell’arresto operato dai carabinieri. È davanti al giudice del tribunale di Firenze che Mattia Scutti, 22 anni, potrebbe spiegare perché ha ucciso la zia Laura Frosecchi, 54 anni, all’interno di quel forno affacciato sulla via principale di Chiesanuova che gestiva da anni assieme al marito.

Un ragazzo problematico, lo definiscono in paese, con dissidi con i propri famigliari ma non con la zia, che andava a trovare praticamente ogni giorno in negozio, per parlare, e anche, sembra, per avere da lei qualche soldo. E secondo la procura – le indagini sono coordinate dal sostituto procuratore Elisabetta Foti – potrebbe essere stato il rifiuto della donna all’ennesima richiesta di denaro a scatenare la sua reazione omicida. Oppure una lite avuta con lei per futili motivi il giorno precedente. Quattro, cinque colpi sparati con una pistola semiautomatica di piccolo calibro detenuta illegalmente dal giovane e arrivata non si sa da dove.

Interrogativi che, nel giorno del dolore e del lutto, con mazzi di fiori e i bigliettini d’addio che andavano crescendo davanti alla saracinesca del forno abbassata sulla Volterrana, ieri a Chiesanuova assillavano tutti i compaesani della vittima. Tutti a chiedersi se quel ragazzo sia stato lasciato troppo solo con in propri fantasmi, se dovesse essere seguito più attentamente dalle istituzioni, se avrebbe potuto essere fermato prima. Perché, bene o male, lì, in quel piccolo paese – noto nell’intera provincia soprattutto per la schiacciata della “Graziella” sfornata calda anche di domenica – sapevano che Mattia Scutti aveva dei problemi. Sempre bisognoso di soldi, disoccupato dopo aver lavorato per qualche tempo in un’azienda agricola del posto. «Da un anno le chiedeva soldi, sempre con più insistenza. Ma perché non mi ha chiesto aiuto? Perché?» le parole di disperazione dell’anziana madre della vittima subito dopo la tragedia.

Tragedia avvenuta attorno alle 11 di giovedì all’interno del negozio, dove Laura Frosecchi, da sola – quella mattina il marito Stefano Bettoni non era come di solito al suo fianco dietro al bancone – stava sfornando paste e schiacciate. A trovare la donna riversa sul pavimento in un lago di sangue è stata un’amica, che, dopo averla chiamata ripetutamente invano dalla strada per farle un saluto, è entrata nel negozio. Più o meno nello stesso momento in cui il 22enne, tornato a casa, a pochi passi da lì, ha telefonato ai carabinieri, per poi allontanarsi in un terreno retrostante l’abitazione e consegnarsi dopo una delicata trattativa.

Fatto sta che già lunedì Mattia Scutti – assistito dall’avvocato Francesco Ceccherini, del foro di Firenze – potrebbe raccontare i motivi del proprio gesto al gip chiamato a convalidarne l’arresto. Scontato che dopo la convalida il gip disporrà per il giovane la misura della custodia cautelare in carcere. Le accuse nei suoi confronti sono di omicidio volontario e porto e detenzione abusiva di armi clandestine, parti di armi, armi da guerra e munizionamento.

Sempre lunedì, la pm conferirà al medico legale l’incarico di eseguire l’autopsia sulla vittima. Solo dopo potrà essere celebrato il funerale di Laura Frosecchi, che, oltre al marito, lascia due figli.
 

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