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Firenze, troppi tavoli in Santo Spirito: l’ambulanza e i vigili del fuoco non passano

di Chiara Vignolini

	Un mezzo dei vigili del fuoco bloccato perché non riesce a entrare nella piazza: la foto è stata scattata il 20 settembre
Un mezzo dei vigili del fuoco bloccato perché non riesce a entrare nella piazza: la foto è stata scattata il 20 settembre

La protesta dei residenti: «In un solo giorno bloccati due mezzi di soccorso. Ormai ci sentiamo assediati, oltre ai ristoranti qui non è rimasto nulla»

21 settembre 2024
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FIRENZE. Via i banchi degli ambulanti, per permettere il passaggio ai mezzi di soccorso, ma al loro posto arrivano i tavolini dei locali. Proprio durante la giornata di venerdì 20 settembre, in piazza Santo Spirito, sono stati effettuati due interventi: uno da parte della Misericordia, che ha soccorso una donna in seguito a una caduta, e uno da parte dei vigili del fuoco. Entrambi i mezzi però, come raccontano i residenti, non sono riusciti ad accedere alla piazza e hanno dovuto optare per soluzioni alternative. Il motivo? Pare proprio che siano i tavolini e le sedie dei locali che, non più ostacolati dai banchi dei commercianti, si sarebbero allargati invadendo lo spazio.

«Gli operatori dell’ambulanza hanno parcheggiato il mezzo, poi, sono scesi a piedi per raggiungere la persona da soccorrere – spiega Maria Vannello, residente del quartiere – . Hanno trasportato la signora con la barella fino al mezzo». Non è andata meglio neanche ai vigili del fuoco che, per raggiungere piazza Santo Spirito, hanno dovuto allungare il percorso, scegliendone uno alternativo. «Hanno cercato di raggiungere la piazza da dietro la basilica e attraversarla, ma non è stato possibile, quindi sono passati da via Sant’Agostino arrivando da davanti» spiega un abitante. Situazione, questa, già affrontata la scorsa settimana quando il banco del fioraio è stato spostato per permettere il passaggio dei mezzi. «Ci sentiamo presi in giro, tolgono i banchi per questioni di sicurezza ma mettono i tavolini – gridano a gran voce i residenti della zona – ci stanno privando dei nostri luoghi di socialità». Agli abitanti si uniscono, poi, i commercianti che sono stanchi di questi continui spostamenti tanto che alcuni hanno deciso di non esporre più la loro merce in piazza. «È stato tolto il fioraio per far passare le ambulanze, per una questione di sicurezza, e poi durante sabato e domenica c’è la fiera con i banchi esattamente in quel punto – spiega Francesco Torrigiani, ex consigliere del quartiere uno –. Mi chiedo come mai non viene preso in considerazione il punto di vista dei commercianti mentre quello dei ristoratori è sempre ascoltato».

Una battaglia, quella tra tavolini e residenti, che va avanti da molto tempo. L’obiettivo non è quello di toglierli completamente ma almeno di ridurli in modo da rendere piazza Santo Spirito un luogo vivibile per tutti: commercianti, cittadini, ristoratori e frequentatori. «Negli ultimi anni sono aumentati a dismisura – spiega Torrigiani –. Il punto in cui sorgeva il banco del fioraio, era sempre occupato. La mattina, appunto, dall’ambulante e a cena dai tavolini che adesso però ci sono anche a pranzo. La domanda che vorrei porre è perché i ristoranti devono sempre vincere sui commercianti e sui cittadini ma soprattutto sulla sicurezza?».

Da Palazzo Vecchio, però, fanno sapere che i tavolini, rispetto al banco, non occupano lo stesso spazio e consentono, quindi, il passaggio ai mezzi di soccorso. Nonostante questo, però, i residenti si sentono privati dei loro spazi e non hanno alcun tipo di luogo dove socializzare. «Siamo assediati dai tavolini. Prima scendevamo in piazza, andavamo al mercato a fare la spesa e facevamo quattro chiacchiere – spiega ancora Maria Vannello –. Ora questo non è più possibile, tra i banchi che cambiano continuamente posto e alcuni che se ne sono andati non è rimasto molto».

Tra i commercianti, però, c’è chi resiste come lo stesso fioraio, Lando, che per informare i clienti del suo spostamento ha messo un cartello con su scritto «il fioraio è stato spostato dal lato opposto della piazza. Vi aspetto». L’unico banco che ancora mantiene la sua postazione originale è quello ortofrutticolo che però si trova circondato da tavolini, dal personale e dagli stessi clienti dei locali vicini rendendo difficile la convivenza delle due diverse attività. Altri, invece, decidono di chiudere il banco prima dell’ora prevista perché il punto della piazza che è stato loro assegnato non è redditizio quanto quello precedente come spiega sempre Maria Vannello che, quotidianamente, scende a parlare con i commercianti. «Non è la prima volta che un ambulante chiude prima dell’orario per mancato guadagno. È necessario intervenire».

Da parte dell’amministrazione comunale, intanto, c’è stato un primo incontro con le categorie economiche, voluto dall’assessore al turismo Jacopo Vicini. Le categorie hanno proposto soluzioni alternative che gli uffici tecnici stanno discutendo proprio in questi giorni, per permettere anche ai commercianti di vivere serenamente la piazza. Sul tema è intervenuto anche il capogruppo di Sinistra Progetto Comune Dmitrij Palagi: «Abbiamo parlato con alcune persone che gestiscono i banchi e ascoltato soluzioni praticabili – afferma –, le proposte che arrivano da chi conosce il territorio e vive del proprio lavoro sono varie». Un tema, quello del divario tra tavolini dei locali e banchi del mercato, che verrà affrontato anche nel Salone dei Duecento durante la prossima seduta del consiglio comunale prevista per domani. A porre la domanda, a cui seguirà una risposta immediata, sarà lo stesso Dmitrij Palagi che interrogherà l’assessore al turismo Jacopo Vicini che, da alcuni giorni, sta lavorando sulla materia.

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