Noah e Sabine, chi sono il neonato e la nonna inghiottiti dal torrente nel Pisano: l’acqua dalla collina e la scelta fatale
La famiglia tedesca si era rifugiata al primo piano come suggerito dai vigili, poi il tentativo di raggiungere l'auto e l’arrivo della piena: il nonno ha visto la tragedia dall’alto
MONTECATINI VALDICECINA. In Val di Sterza fa sera un po’ prima che altrove. Un po’ per via delle fronde che abbondano in zona, un po’ perché il cielo è grigio da ore e piove tanto. Alexander Wagner (33 anni) e Mona Kingbauer (37) sono in viaggio con il loro piccolo Noah Wagner, di cinque mesi. Insieme a loro ci sono Peter Kingabuer e Sabine, i genitori di Mona. Sono lì da una decina di giorni ma un rumore d’acqua così forte non l’avevano mai sentito, sebbene il torrente Sterza scorra a poche centinaia di metri dal podere dove stanno trascorrendo le vacanze.
(Qui la diretta del maltempo e la ricerca dei dispersi)
L'acqua arriva dalla collina
L'accumulo d’acqua è tale che in un paio di ore la piena del fiume passa da mezzo metro a sei e il torrente comincia a esonda dalla collina. La famiglia e il podere sono sul suo percorso ma ancora non lo sanno. Ne prendono coscienza intorno alle 19.30, quando l'acqua comincia a filtrare da sotto la porta al piano terra dell’abitazione. E comincia ad aumentare velocemente. Diligentemente la famiglia chiama i vigili del fuoco e chiede lumi su cosa fare.
Il primo piano e la linea telefonica che li tradisce
Dall’altro lato del telefono i vigili spiegano che bisogna raggiungere i piani più alti. Il podere ha una stanza al primo piano e i cinque si precipitano su. La chiamata però non è facilissima: c’è la questione della lingua e c’è, più grave, il problema che le linee di comunicazione stanno cominciando a saltare. E infatti la linea cade, anche se la famiglia è riuscita a capire che deve andare verso l’alto. Ma i vigili non hanno fatto in tempo a individuare la loro posizione. L'acqua intanto continua a salire. Con lei la paura di rimanere bloccati. Lo spazio è poco e ogni tentativo di richiamare i vigili del fuoco non riesce. Le linee sono intasate e le antenne sono travolte dall’acqua. La situazione nel podere è critica. E così decidono di provare un blitz.
Il tentativo di raggiungere l’auto
Alexander e Mona decidono che non è il caso di rimanere ancora e che bisogna fare un tentativo. L’idea è di uscire per provare a raggiungere l’auto che si trova più in alto. Peter Kingabuer, il nonno, resta invece in casa con il cellulare. Non è sicuro che ce la possano fare e continua li sorveglia dall’alto mentre prova a chiamare i soccorsi.
Alexander è avanti, con il bambino in alto sopra la testa, insieme a lui nonna Sabine e la compagna Mona. Riescono ad arrivare all’auto ma la corrente è forte e non si riesce a muoversi. Inutile tentare ancora. Fanno dietrofront. Nonno Kingbauer li vede provare a tornare in fila indiana, con Noah sulle spalle del padre. E’ un attimo: la corrente ruggisce, irresistibile, e strappa via il piccolo dalle mani del padre. E subito dopo anche i tre adulti soccombono al flusso d’acqua.
La tragedia vista dall’alto
Dall’alto Peter è disperato, può fare poco e si attacca al telefono. Là Fuori è l’orrore per la sua famiglia. La figlia e Alexander riescono a resistere attaccati a una pianta, ma la sua Sabine e il piccolo Noah non li vede più. Lo sguardo va da punto a punto ma niente: portati via dalla corrente. Il telefono finalmente dà il segnale e così riesce a ritornare in contatto con i vigili del fuoco comunicando la loro posizione. Ma a questo punto è la posizione di tre persone, non di cinque: per Sabine e Noah non possono che partire le ricerche. Lo Sterza li ha portati via con sé.