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A Firenze ospedali assediati dai piccioni, 142mila euro per mandarli via: quali sono quelli più colpiti


	L'ospedale di Ponte a Niccheri, tra quelli più colpiti dalla presenza di volatili
L'ospedale di Ponte a Niccheri, tra quelli più colpiti dalla presenza di volatili

L’Asl Centro investe per liberare le strutture dai volatili che causano disagio per via delle deiezioni e dello stazionamento in alcune zone

26 agosto 2024
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FIRENZE. Piccioni, quelli più diffusi, ma non solo, anche gruppi di storni e altre specie di volatili che, quotidianamente, stazionano in alcune zone dei presidi ospedalieri fiorentini. Una situazione, questa, che causa disagio ai pazienti, ai lavoratori ma anche ai semplici visitatori, per via delle deiezioni e dello stazionamento degli animali in alcune zone. Tra le più problematiche ci sono quelle del pronto soccorso e i vari ingressi delle strutture. Condizione che ha portato l’Asl Toscana Centro a investire oltre 142mila euro in interventi di allontanamento e dissuasione dei volatili.

Nel capoluogo toscano sono sei le strutture più colpite dal fenomeno e, in molte di queste, sono già stati effettuati interventi del genere, ad esempio tramite l’utilizzo di reti antivolatile. Ad aprire la lista delle strutture maggiormente “attaccate” dai pennuti c’è uno dei principali ospedali del territorio ovvero il presidio di Santa Maria Annunziata di Bagno a Ripoli, conosciuto dalla popolazione come Ponte a Niccheri. Qua, è stata segnalata la presenza di piccioni in alcune zone della struttura quali coorti interne o l’ingresso.

Si continua, poi, con l’ospedale del centro storico di Santa Maria Nuova, anche qua sono previsti ulteriori interventi per procedere con l’allontanamento non solo di piccioni ma anche di storni che stazionano, soprattutto, sotto il loggiato davanti all’entrata delle ambulanze causando disagi proprio a chi guida. Non sono immuni nemmeno gli ambulatori di Borgognissanti che risultano presi d’assalto da gruppi di storni.

I piccioni, inoltre, sono presenti, in grandi quantità, anche in altri tre presidi territoriali quali quello di Santa Rosa, soprattutto nella zona dell’entrata, quello di via della Cupola in zona Peretola e nel plesso di San Salvi, qua in particolar modo in alcune palazzine specifiche, ma sono state registrate presenze generali. Di recente l’azienda sanitaria territoriale ha pubblicato una delibera, proprio per affidare i lavori a un solo soggetto in modo da tenere sotto controllo il fenomeno sempre più diffuso e ricorrente, in cui si legge che «per garantire la massima efficacia degli interventi legati all’allontanamento e dissuasione dei volatili, che abbiano stazionato provocando la presenza di deiezioni o altro, tutti i lavori devono avere un collegamento immediato tra la bonifica e la successiva e tempestiva fornitura e posa in opera di dissuasori».

Dunque, secondo l’azienda sanitaria, «la soluzione migliore è quella di impegnare un unico soggetto abilitato nel settore che sia in grado di ottimizzare sia il servizio di disinfestazione, sia l’esecuzione a regola d’arte di tutti i lavori necessari alla dissuasione e allontanamento permanente in tempi rapidi che non permetta l’immediato ritorno dei volatili sui luoghi già bonificati». Infine, l’Asl Toscana Centro, in una nota, precisa che «i lavori di cui all’atto amministrativo attenzionato sono di competenza dell’Ufficio Tecnico, e quindi fanno riferimento alla struttura operativa complessa Manutenzione Immobili, e vengono eseguiti immediatamente dopo l’attività di disinfestazione, per non vanificare l’efficacia consentendo nuovo accesso ai volatili».

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