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Firenze, ormai il ritmo è di una spaccata al giorno: negozi e auto nel mirino. E in più le risse

di Matteo Leoni
spaccata in un negozio e una vettura presa di mira dai ladri
spaccata in un negozio e una vettura presa di mira dai ladri

Sale l’allarme criminalità a San Jacopino e in altri quartieri: «Contro lo spaccio levare la fermata “Monni” della tramvia»

28 luglio 2024
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FIRENZE. Una media di una spaccata al giorno nei negozi, auto prese di mira con finestrini infranti tutte le notti, aggressioni e problemi di vivibilità legati al rumore provocato da risse, locali e liti in strada. «Questa situazione non la sopportiamo più» afferma il coordinatore dei comitati dei cittadini, Simone Gianfaldoni, che lancia un nuovo appello alle istituzioni per affrontare il problema della microcrimnalità in città. A spalleggiare i comitati c’è Salvatore Calleri, presidente della Fondazione Caponnetto, che lancia un ultmatum: «Abbiamo una situazione esplosiva – spiega –, abbiamo due anni di tempo per fare qualcosa o il recupero della città diventerà impossibile. Io invito i cittadini a denunciare i reati, anche se questo significa impiegare tempo, sennò i reati diventano invisibili. Chi deve fare repressione ha bisogno che noi denunciamo. Ci sono responsabilità nazionali e locali. Ognuno deve fare la sua parte».

I dati

Secondo i dati della Fondazione, nel giro di un mese in città ci sono state almeno 26 spacciate negli esercizi commerciali, praticamente una al giorno: «Il 28 giugno in zona San Jacopino, via Cimarosa – afferma Calleri snocciolando i dati – il primo luglio via Paisiello, viale Redi e zona Statuto, l’8 via Pacini e via Cesalpino». E poi via della Cittadella, piazza Puccini, via Calzaiuoli, via Cerretani, piazza Paolo Uccello, piazza Duomo, via Torcicoda, via della Vigna Nuova, piazza Vittorio Veneto, nessuna zona sembra immune. Infine, nella notte tra venerdì e sabato è finito nel mirino il forno “Non solo pane” di via Bugiardini: vetrata infranta e furto all’interno.

L’appello alla sindaca

«Chiederemo alla sindaca Sara Funaro e all’assessore alla Sicurezza Andrea Giorgio un incontro il prima possibile – annuncia Gianfaldoni –, perché vogliamo instaurare una collaborazione con l’amministrazione comunale». «Vogliamo tenere alta l’attenzione sul problema della sicurezza a Firenze. Sembra che ora il tema sia passato in secondo piano e noi non ci stiamo. Non ce la facciamo più, qualcuno ci deve dare una risposta. Non vediamo una risposta tangibile, anche se c'è qualche controllo delle forze dell’ordine e noi le ringraziamo. Ma pare non ci sia più volontà di reprimere e di fare prevenzione. La stiamo facendo da noi, i cittadini con gruppi whatsapp denunciano di tutto». «Inoltre – aggiunge – non vengono fatti più i pattuglioni». Le guardie giurate, che da alcuni mesi pattugliano le strade grazie a un finanziamento di 400mila euro del Comune, secondo i comitati dei residenti non bastano.

L’aggressione

«La signora è ancora sotto choc, ha paura» dice Gianfaldoni, raccontando la vicenda di una donna di 83 anni, presa a schiaffi e derubata in piazza Puccini dal ladro che l’aveva notata chiamare la polizia dopo averlo visto rubare una bicicletta. L’anziana si trovava ferma in auto. Quando ha visto il ladro armeggiare con la catena nella bici ha contattato il 112 ma l’uomo se n’è accorto, ha aperto o sportello, le ha strappato il cellulare e lo ha gettato via, poi le ha rubato il portafoglio.

La movida molesta

«Non viviamo più, non dormiamo più» racconta una residente di via Ponte alle Mosse. Abita davanti a un ristorante peruviano che, denuncia, la notte si trasforma in una discoteca abusiva allestita nel cortile sul retro. A questo riguardo I residenti della via hanno annunciato un esposto.

La tramvia

È la tramvia, spiega Calleri, è il mezzo di trasporto preferito da pusher e piccoli criminali: «La linea tramviaria va protetta, ci vuole personale di sorveglianza dentro ai convogli o arriveremo alla situazione della metro di Roma». Poi la proposta di cancellare la fermata “Monni”delle Cascine per limitare il via vai di pusher e acquirenti nel parco: «Quella fermata, ormai detta “dello spaccio”, andrebbe eliminata a eccezione che nei giorni durante i quali c’è il mercato nel parco».

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