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Dopo la crisi, la coop “rinasce” e punta a un nuovo sviluppo

da sinistra: Filippo Sani, Francesco D’Angelo, Gian Paolo Stefanelli, il sindaco Daniele Vanni, il presidente di Cantine Leonardo Lorenzo Melani
da sinistra: Filippo Sani, Francesco D’Angelo, Gian Paolo Stefanelli, il sindaco Daniele Vanni, il presidente di Cantine Leonardo Lorenzo Melani

Cantine Leonardo rilancia le attività: «Archiviate le difficoltà»

02 agosto 2024
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VINCI. La “rinascita”, dopo le difficoltà degli scorsi mesi. Alimentata anche «dall’impegno nei confronti di soci e dipendenti».

Le Cantine Leonardo da Vinci, società cooperativa attiva dal 1961 e punto di riferimento per il territorio empolese, mette nel mirino un nuovo sviluppo dopo la crisi economica-finanziaria che ha rischiato di mettere in ginocchio la realtà vitivinicola che riunisce quasi duecento soci.

Una “rinascita”, quella avviata da qualche mese, celebrata ieri in occasione dell’annuale cena sociale che, per la prima volta, ha riunito soci e dipendenti (quasi quaranta) durante il quale è stato annunciato il percorso che ha permesso, da una parte, di salvare la storica cooperativa e, dall’altra, di rilanciare le attività che – secondo le previsioni – porteranno quest’anno anche ad un incremento della produzione. Almeno 40mila quintali, cinquemila in più dello scorso anno, che segneranno anche la ripresa dopo la crisi economico e finanziaria cui è andata incontro la cooperativa e che ha rischiato di cancellare una storia di oltre sessant’anni.

«Lo scorso maggio, è stata introdotta la procedura di composizione negoziata della crisi che ha permesso di “congelare” l’esposizione debitoria e intraprendere un percorso di risanamento, portando la cooperativa fuori dalla crisi – spiega l’avvocato Gian Paolo Stefanelli, dello studio Stefanelli e partners che insieme allo studio di commercialisti Sani ha seguito la procedura –. La cooperativa ha depositato un ricorso al Tribunale di Firenze, che ha assegnato una serie di misure protettive per un periodo di quattro mesi (eventualmente prorogabile), sono stati aperti tavoli con banche e sindacati e stiamo pianificando un riassetto completo delle cantine che ci consente, anche attraverso l’adozione di misure straordinarie, in particolare con la cessione di alcuni assets immobiliari, di risanare completamente la situazione – aggiunge il legale –: siamo fiduciosi di mettere la cooperativa in un equilibrio economico-finanziario e permetterle di proseguire la sua lunga storia». Un percorso di risanamento che consentirà di «uscire dalla crisi più forti, solidi ed adeguati di prima». La prima scadenza, quella di mercoledì scorso (pagamento dell’acconto della vendemmia) è stata intanto rispettata: oltre un milione di euro, in totale, che la cantina ha versato ai soci conferitori.

«Per la prima volta la cena sociale ha riunito soci e dipendenti: questo per spiegare a tutti il percorso che abbiamo avviato per mettere in sicurezza tutti – sottolinea Lorenzo Melani, presidente di Cantine Leonardo –. Un momento di soddisfazione dopo tante difficoltà che permette alla cooperativa e a tutto il territorio di tirare un sospiro di sollievo e aprire un altro capitolo nella lunga storia di una società che esporta in tutto il mondo, soprattutto negli Stati Uniti, il suo vino, puntando sulla qualità e la valorizzazione di tutto il territorio dell’empolese».

Un nuovo capitolo che punta anche ad un rilancio delle attività, a partire dalla prossima vendemmia che «sarà ricca di soddisfazioni per la cooperativa e per i soci conferitori».

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