Il Tirreno

L’intervista

Crisi del commercio a Cecina, incontro con l’assessora Benedetti e i progetti per il rilancio

di Ilenia Reali

	Una vetrina chiusa in centro e l’assessora al commercio e al turismo del Comune di Cecina, Elena Benedetti
Una vetrina chiusa in centro e l’assessora al commercio e al turismo del Comune di Cecina, Elena Benedetti

Tra i progetti in cantiere per favorire lo shopping una navetta per i turisti che farà Bibbona-Cecina: «Ma chiediamo ai negozianti di restare aperti più a lungo la sera»

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CECINA. Il problema della crisi c’è, ed è serio. Ha lanciato l’allarme un consulente per le piccole e medie imprese, Federico Giovannoni, lo hanno condiviso i rappresentanti di Confesercenti e Confcommercio e ora non lo nega neppure l’assessora comunale Elena Benedetti che proprio il 31 gennaio vedrà i commercianti per fare il punto sul piano operativo ma anche per affrontare i temi che stanno a cuore a una delle categorie economiche, colonna vertebrale, di Cecina.

Assessora Benedetti, il commercio non gode di buona salute.

«I problemi del commercio non nascono, e non sono solo, a Cecina. Hanno, come è già stato detto, radici più profonde. Il lockdown ha incrementato gli acquisti online anticipando quella che era una tendenza. Vorrei che fosse chiaro che per l’amministrazione comunale il centro cittadino è molto importante e quindi il nostro obiettivo è lavorare per trovare delle soluzioni insieme ai commercianti, per renderlo vivo. Non solo per un discorso economico ma anche sociale: un centro ben attrezzato dal punto di vista commerciale rende la città più vissuta».

Quali sono i progetti su cui state già lavorando per favorire il commercio?

«La prima cosa è il piano del traffico. Abbiamo dato mandato a una società specializzata. Sul sito c’è un questionario a cui possono rispondere sia i cittadini sia le attività commerciali. E abbiamo in previsione i commercianti e le associazioni di categoria per sentire il loro punto di vista anche se qualcosa ci siamo già detti. L’obiettivo è ascoltarli. Un’altra cosa è quella di allargare la zona del centro quando facciamo le iniziative per rendere più “vicini” i parcheggi. Nel periodo natalizio anche per questo abbiamo messo la pista di ghiaccio in piazza Iori. Lì c’è un parcheggio, davanti alla Lidl, e quindi volevamo farlo diventare un luogo dove fermarsi. Anche perché da lì al centro sono due passi».

I commercianti hanno anche chiesto di abbellire la città?

«Con Cecina ovunque abbiamo messo luci particolari, spettacoli in vari punti rendendola viva. Come abbiamo detto in campagna elettorale vogliamo rendere la città più curata prestando attenzione alle luci, alle piante, alla strada e al marciapiede. Tutto quello che è possibile lo faremo».

Come però si può rendere Cecina una vera città attrattiva per il commercio?

«Noi abbiamo detto cosa possiamo fare, poi saranno gli imprenditori a fare le loro scelte. Riconosco ai nostri commercianti la capacità di essere veri imprenditori. Per quanto ci riguarda confermeremo la linea di trasporto che va da Cecina a Castiglioncello, passando per Marina, per garantire un collegamento efficiente per i turisti. Vorremmo ci fosse uno spostamento dalle località marine e dai campeggi per raggiungere le nostre zone».

Cecina-Castiglioncello è sufficiente?

«Stiamo lavorando per unire anche la parte verso sud a Cecina. Vorremmo dare la possibilità a chi è nei campeggi di Marina di Bibbona di raggiungere Cecina con una navetta gratuita».

Ma Cecina dovrà essere attrattiva per spostarsi dai campeggi altrimenti tanto vale rimanere dove si è o andare a visitare qualcos’altro?

«Abbiamo chiesto ai commercianti, e penso e spero ci sarà una risposta, di tenere aperti nel periodo estivo i loro negozi anche nel periodo dopo il mare. E ricalibrare gli orari pensando a maggiori aperture serali. Non solo a Marina ma anche a Cecina oltre le notti bianche. Pensiamo le vendite si possano recuperare alla sera magari abbinando le aperture agli eventi».

Quindi il 31 esporrà ai commercianti questi progetti?

«L’obiettivo è fare sempre più progetti condivisi coinvolgendo i commercianti».
 

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