Il Tirreno

La crisi dei negozi

Rosignano, altro colpo al commercio: chiude anche “Cacio e Delizie”

di Alessandra Bernardeschi

	Il negozio Cacio e Delizie a Rosignano Solvay
Il negozio Cacio e Delizie a Rosignano Solvay

Ancora una serranda abbassata in zona piazza Monte alla Rena. Le titolari: «Sempre più persone rinunciano agli acquisti nei negozi»

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ROSIGNANO. Lo scorso 24 novembre l’annuncio della chiusura dell’emporio “Le mille bolle blu”, attività storica che si affacciava su piazza Monte alla Rena, a Rosignano Solvay. A soli due mesi di distanza un’altra saracinesca si sta per abbassare: quella di “Cacio e delizie”, un negozio di prelibatezze alimentari in via Bellini, proprio a pochi metri da piazza Monte alla Rena. Una decisione che Teodora Petrova e Rita Pasquini hanno preso dopo aver scommesso su questa attività nel 2022. «Anche noi ci accodiamo alle attività che hanno chiuso. Il 31 gennaio si abbasserà la nostra saracinesca – dicono le due amiche – e così finisce anche la storia di “Cacio e Delizie”. Una storia che, seppur breve, è stata ricca di soddisfazioni. Ringraziamo tutti indistintamente: i nostri clienti ma anche quelli che non hanno mai trovato il tempo per venire a conoscerci».

Le due amiche avevano deciso di mettersi in gioco in un particolare settore lavorativo che proponeva prodotti alimentari, dai formaggi alle confetture, dalla pasta al riso, dai prodotto sottolio agli affettati; tutti prodotti di alta qualità, molti dei quali a chilometro zero. Una scelta studiata a fondo e non semplice».

«Chiudiamo il 31 gennaio – spiega Teodora Petrova – e ci dispiace molto perché avevamo creduto in questo format: portare prodotti di qualità e di nicchia nel settore alimentare. Purtroppo, per comodità, per mancanza di tempo, sempre più persone rinunciano a mangiare bene. Il cibo non è solo nutrimento ma è anche una filosofia di vita. Ringraziamo tutti i nostri clienti, perché di soddisfazioni ne abbiamo avute tante».

Prima il Covid che ha portato limitazioni anche negli spostamenti, poi la guerra in Ucraina, l’inflazione, gli stipendi fermi da tempo. Fatto sta che Rosignano, e non solo, da anni sta vivendo una situazione preoccupante per quanto riguarda le attività commerciali. Basta fare due passi su quello che fino a qualche anno fa era il corso principale della frazione più popolata del nostro Comune: la via Aurelia.

Tante, troppe le saracinesche abbassate. Resistono un po’ meglio i negozi storici ma anche questi, una volta che il proprietario dell’attività va in pensione, difficilmente trovano alternative alla chiusura. Manca un ricambio generazionale. Un depauperamento dei servizi, dei negozi di vicinato, che spegne i centri storici e allontana le persone. Un’energia stagnante che alla fine allontana le persone, e non solo a Rosignano. Perché i negozi di vicinato non sono solo attività dove acquistare la merce ma anche luoghi di socializzazione e di incontro. Eppure le potenzialità non mancherebbero: piazza Monte alla Rena, così come la via Aurelia, sono a quattro passi dal mare. Ma pesano la concorrenza della grande distribuzione, le vendite online e, infine, la mancanza di attrattive.

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