Ospedale a Rosignano, progetto sospeso
L’Asl propone di separare in due lotti la realizzazione del polo sanitario. Il sindaco: «Sono insoddisfatto, perderemo i finanziamenti del Pnrr»
ROSIGNANO. Due distinti lotti, uno per la casa di comunità e l’altro per l’ospedale di comunità, da finanziare e realizzare separatamente una volta effettuata la bonifica dell’area. È questa la posizione della direttrice dell’Asl Nord Ovest sul nuovo polo sanitario a Rosignano. Di fatto, un’altra fumata nera. Anzi nerissima per la realizzazione della struttura che a questo punto rischia di saltare. Impossibile stare nei tempi se non si realizza un polo unico come inizialmente previsto nei progetti. Una procedura, quella proposta dalla Asl, per realizzare i lavori che il sindaco di Rosignano Claudio Marabotti boccia. «Esprimo – dice in una nota – la mia profonda insoddisfazione perché questa ipotesi rallenterà in maniera imprevedibile l’effettuazione dei lavori e comporterà inevitabilmente la perdita certa dei finanziamenti Pnrr (che ammontano a oltre 4, 5 milioni di euro»).
«Il disappunto – aggiunge il sindaco – risulta ancora più profondo perché la presenza di inquinamento del terreno era già stata dimostrata nel 2018, durante un procedimento di caratterizzazione preliminare dell’area commissionato dal Comune di Rosignano i cui risultati furono comunicati alla direzione Asl. Pertanto, sia le amministrazioni comunali precedenti, sia la direzione Asl erano a conoscenza da anni del problema e avrebbero avuto tutto il tempo per procedere ad una bonifica in tempo utile, evitando così la perdita dei fondi europei». La proposta per andare avanti nella realizzazione del polo è emersa durante un incontro a cui hanno partecipato il sindaco, con il vicesindaco Mario Settino, l’assessore Giacomo Cantini e i capigruppo della maggioranza, e la direttrice Casani. È in quell’occasione che, di fatto, il progetto è stato sospeso. «I lavori del progetto, il cui valore ammonta a oltre 12 milioni di euro (provenienti da bandi Pnrr, fondi statali e autofinanziamento da parte dell’Asl) sono stati bloccati a causa del riscontro di inquinamento del terreno. Il sindaco ha richiesto, durante l’incontro, se fosse possibile classificare l’opera come non residenziale, rendendo quindi immediatamente eseguibili i lavori. Una richiesta fatta alla luce del fatto che i livelli di sostanze inquinanti riscontrati erano risultati compatibili con una destinazione commerciale o di servizi ma non con una destinazione residenziale). Questa possibilità non è stata ritenuta accettabile dalla direttrice che ha ritenuto unico percorso plausibile separare il progetto».