Caffè e brioche a due euro: una scelta controcorrente
I titolari del bar Esedra nonostante i rincari delle bollette non hanno aumentato i prezzi: «Proviamo a tenere duro fino alla fine dell’anno»
CECINA. Tutto aumenta ma c’è chi va controcorrente, o almeno ci prova. Davide Guarini e Laura Savegnago sono i titolari del bar Esedra, a Cecina sul viale Marconi. Uno dei pochi bar dove il caffè costa ancora 1 euro, idem il pezzo dolce. «Abbiamo deciso di mantenere i prezzi inalterati, quasi “sociali”, e proveremo a tenere duro almeno fino alla fine dell’anno». Gli aumenti li hanno sentiti anche loro. «Il gas non lo abbiamo – spiega Davide -, ma la corrente sì e il rincaro c’è stato eccome». Un anno fa la bolletta si aggirava tra i 900 e i 1000 euro. «Quest’anno è stata di 2700, 2800. Ci siamo trovati a pagare il 300 per cento in più praticamente». La “botta” è arrivata a metà estate, come a tutti. E poi ci sono gli aumenti sulle materie prime, sui prodotti. «Quelli ci sono stati dal Covid». Ed è dal Covid che è cominciato il “calo” del lavoro.
«Avevamo il banchino esterno per l’asporto, ma è stato difficile come per tutti. Anche perché da quel periodo le persone hanno un po’ perso il gusto della colazione fuori casa. E anche ora, complici anche gli aumenti generalizzati probabilmente, coloro che scelgono di fare colazione al bar sono sempre meno. Noi invece vorremmo che la colazione al bar continuasse ad essere un momento dolce e piacevole, alla portata di tutti». Così anche il costo del caffè è stato portato da molti a 1.10 euro, e poi anche a 1.20, Davide e Laura hanno deciso di restare fermi, a 1 euro. «E questo nonostante usiamo un caffè, Illy, di qualità». Stessa cosa per i pezzi dolci. «Non utilizziamo per scelta prodotti congelati, decongelati, surgelati. Le brioche e i cornetti ce li forniscono due pasticcerie di zona, Garden e La Suite». Con 2 euro alla fine si fa colazione. E stessa cosa vale per i pezzi salati. «Pane fresco e prodotti che per il 70-80 per cento acquistiamo alla Zona Market, quindi Conad. Ma il costo lo abbiamo mantenuto inalterato a 2 euro. Prezzo accessibile anche per il pranzo, con piatti espressi che realizziamo nella nostra cucina». Davide e Laura sono marito e moglie, lui livornese ma trapiantato a Cecina, lei vicentina, trasferitasi qui per amore. Sono i titolari del Bar Esedra dal settembre del 2008. Negli ultimi anni il periodo più difficile. E qualche aumento c’è stato anche qui, «ma abbiamo preferito andare a ritoccare il costo di aperitivi e alcolici. Da qualche parte dovevamo adeguarci». E non si tratta di una mossa «per mettersi in concorrenza con altri bar o portare via i clienti ad altri locali. Se continua di questo passo anche noi dovremo cedere, ma ci siamo imposti di provare a tenere duro». La ragione è che «vediamo il clima che c’è in giro. Le persone sono tartassate da ogni parte. La crisi c’è e si tocca con mano: ci sono dei momenti della giornata che in centro a Cecina non c’è nessuno, un mortorio. E sentiamo i clienti che si lamentano: c’è la benzina, la corrente elettrica e quest’inverno arriverà anche la stangata del gas». La tendenza è quella di cambiare abitudini e di risparmiare laddove è possibile. «Proviamo a non far ricadere sui clienti i rincari che anche noi sentiamo e così magari tra tutti i sacrifici che faranno, sceglieranno di non sacrificare la colazione».
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