Il Tirreno

Uno spettacolo con i fragili

Uno spettacolo con i fragili

E’ scritto dal Lamberto Gianni e andrà in scena il 30 per i 75 anni della Fondazione Maffi. Sul palcoscenico assistiti e operatori delle strutture presenti anche Cecina e Rosignano

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CECINA. Il contenuto vince? O sarà forse il contenitore a fare la differenza? Questo è il tema dello spettacolo scritto da Lamberto Giannini e diretto da Lamberto Giannini e Rachele Casali e che coinvolge sul palcoscenico del Verdi di Pisa, il 30 settembre alle ore 21, diciassette assistiti della Fondazione Maffi (disabili, anziani, e persone con disabilità psichica), quattordici operatori delle sue otto Strutture (educatori, terapisti occupazionali, psicologi, fisioterapisti, oss, terapisti della neuro psicomotricità dell’età evolutiva e animatori), e alcuni volontari dell’associazione Holtre di Cecina

Contenuto o contenitore? Sostanza o apparenza? Dentro o fuori? Il tema è quasi filosofico, anche per questo all’interno della pièce, ci sarà un intervento del prof. Rocco D’Ambrosio docente di filosofia politica alla Pontificia università Gregoriana a Roma. Ma lo spettacolo, come spesso sa fare Giannini, unisce momenti seri e poetici a quelli buffi e divertenti. In un susseguirsi di musica e movimento i 40 attori in scena, come su una zattera che deve sempre stare in equilibrio, lanciano le loro provocazioni e mettono a nudo vita, energia e verità. Un’esperienza dirompente e contagiosa che ben si addice alla celebrazione dei 75 anni della Fondazione Maffi.

«Ciò che da 75 anni ci ha sempre animato è stato un interesse, una vicinanza e una relazione forte con le persone fragili che nelle nostre otto strutture chiamiamo “Sorelle e Fratelli Preziosi”, intuendo che da essi si può apprendere molto. Questo lo sanno soprattutto gli operatori che sono con loro a stretto contatto, e sanno vedere il paradosso della forza e della bellezza che passa anche attraverso la fragilità. Imparare cosa? A vivere le difficoltà, i limiti, a superare i problemi, a combattere senza mai arrendersi, a curare e a curarsi, e a dare il proprio contributo alla società civile» cice Franco Luigi Falorni, presidente Fondazione Casa Cardinale Maffi Onlus.

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