La foce del fiume è intasata, scatta l’ordinanza
Rischio idraulico, cumuli sabbiosi e detriti impediscono il normale scorrere del Cecina: Porto spa li deve rimuovere
CECINA. L’improvvisa piena della scorsa settimana è suonata come un campanello di allarme. L’onda anomala di oltre 6 metri, favorita dallo scioglimento della neve e dalle piogge, che la sera del 2 marzo ha messo in allerta tutto il personale della Protezione civile ha riportato a galle le questioni ancora aperte legate al fiume Cecina. Specialmente adesso, alla vigilia della stagione delle piogge. E se da una parte il Comune ha preso impegni precisi per i lavori necessari sugli argini, dall’altra anche i privati devono fare la loro parte. Tra questi il Circolo Nautico - Porto di Cecina spa, oggetto dell’ultima ordinanza che impone una serie di interventi alla foce del fiume, tra la cura della vegetazione e la rimozione dei sedimenti sul fondale.
L’ordinanza porta la firma del sindaco Samuele Lippi e dà cinque giorni di tempo a Porto spa per provvedere. Un intervento che insomma deve essere immediato, dato che è alle porte una stagione caratterizzata dal meteo instabile e dalle forti piogge: l’ultima allerta risale a lunedì. La necessità di muoversi in questo senso è arrivata dopo un sopralluogo a seguito della piena da parte dei tecnici del municipio insieme all’Autorità di Bacino della Regione, da cui sono venuti fuori alcuni problemi. Nel dettaglio, è stata rilevata la presenza di un «accumulo di materiali sabbiosi lungo la sponda sinistra a valle del ponte, tale da limitare il regolare deflusso delle acque», come si legge nell’ordinanza. Questo significa che in caso di una nuova piena c’è il rischio concreto che l’acqua non riesca a defluire regolarmente in mare, accumulandosi così alla foce del fiume. Ecco allora che il sopralluogo ha fatto emergere la necessità di procedere alla movimentazione» di questi materiali sabbiosi, al fine di riequilibrare il decorso fluviale», continuano gli atti amministrativi.
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A chi compete questo intervento? Al Porto di Cecina spa, così come stabilito dalla convenzione del 2009 stipulata per la costruzione della struttura. La società, una volta notificata l’ordinanza, si è subito attrezzata per darle corso e a breve inizieranno i lavori necessari per la messa in sicurezza, articolati su diversi piani: i sedimenti marini, i cumuli di sabbia insomma, depositati sul fondale della sponda sinistra dovranno essere rimossi, stando ben attenti ad asportarli dalla parte superficiale in modo che non confluiscano nell’alveo. Un intervento non attento, infatti, rischierebbe di rimescolare questi detriti con l’acqua che scorre al centro del Cecina, riportandoli quindi sul fondo. Per questo la rimozione dovrà essere fatta durante le ore del giorno (quando c’è più luce) seguendo il loro movimento con la corrente del fiume, smuovendoli lungo l’argine sinistro, al massimo fino al tubo di scarico della Caserma Villa.
L’azione di Porto spa rappresenta un passo avanti per la mitigazione del rischio idraulico, in attesa degli interventi più sostanziosi e complessi, come i circa 400 metri dell’argine in sinistra idraulica e il nuovo ponte, che avrà cinque arcate di cui tre in acqua con una luce di 28 metri. L’ultimo cantiere poi sarà quello per l’argine remoto in destra idraulica.
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