Il Tirreno

La Targa Cecina al rione Palazzi

Manolo Morandini
La festa finale della Targa Cecina in via Torres (foto Falorni)
La festa finale della Targa Cecina in via Torres (foto Falorni)

Vittoria inattesa di Curzio Pulidori. Il rione gialloverde firma per la quarta volta consecutiva l’albo d’oro e si conferma la squadra da battere. A Palazzaccio la migliore sfilata, miglior balletto e costumi

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CECINA. Gli occhi al via sono tutti per il super favorito Lorenzo Bottazzoli. Un carico di aspettative che sembra stamparglisi sul volto. Anche quando c’è chi glielo dice ad alta voce che questo è il suo anno, dopo la defezione del campionissimo Andrea Capretti, prova a scacciare il demone con un gesto della mano. Ma non basta. Parte deciso. Subito in testa. E per i primi tre giri al pubblico sembra di assistere a una gara dal finale scontato. E invece c’è il colpo di scena che infiamma la corsa. Curzio Pulidori aggancia il corridore di testa. Lo affianca e nel rettilineo di via Buozzi, al quarto giro, gioca le sue carte. Prima uno strappo per testare la resistenza di Bottazzoli e poi l’allungo finale. Al traguardo il distacco è di 14 secondi. E ha i colori del Palazzi anche la Targa.

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Una ricetta semplice. La rivalità giocosa tra i rioni. La voglia di fare festa e di prendersi in giro lasciandosi alle spalle gli affanni quotidiani. Sembra poco ma non lo è. E stando al pubblico che si ritrova in strada per assistere al gran finale della Targa Cecina domenica 4 ottobre, a quasi un mese di distanza dopo il rinvio per il maltempo, il piatto piace. Persone di tutte le età. In strada come sui carri. Anzi i targaioli hanno un motivo in più per sorridere e guardare al futuro con una speranza in più: i tanti giovani in costume a ballare.

La festa è anche una competizione. Ecco i premi. Quello alla memoria di Gabriella Basso per il miglior trucco va al rione Casine. Man bassa del Palazzaccio, invece, per la migliore sfilata, i costumi ed i balletti. A Palazzi assegnati i premi per il migliore carro e il migliore spettacolo.

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A scrivere il suo nome nell’albo d’oro è Curzio Pulidori, classe 1987, portacolori del rione Palazzi. Nella storia della corsa podistica è il 26º vincitore. Una competizione che lo speaker di corsa Simone Francalacci ricorda essere la più antica gara podistica della Toscana, si corre dal 1929. Pulidori ha percorso i 3.250 metri in 10’ e 17’’. Alla sua terza partecipazione sale sul gradino più alto. «Per due volte sono arrivato sesto, con tempi sopra i 10’ 50’’ – dice Curzio Pulidori –. Questa volta sapevo che dovevo fare una gara in progressione tenendo davanti tutti quelli che al via erano nella rosa dei favoriti». Che aggiunge: «Quando ho raggiunto Bottazzoli ho provato lo strappo, ho visto che restava indietro, e a quel punto ho iniziato a crederci e non ho più mollato». Una Targa giallo verde per il quarto anno consecutivo.

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