Il Tirreno

CAMAIORE. L’attesa della vigilia, scattata già – in realtà – al triplice fischio dell’ennesima vittoria, quella contro il Certaldo di domenica 23 febbraio. La partita contro la seconda della classe, dove basta un pareggio per acciuffare anche la matematica. E poi la fine della partita e la festa, colorata in campo e sugli spalti di bluamaranto, colori del Camaiore che con il pareggio contro la Sestese al Comunale sabato 1° marzo è tornata in Serie D dopo undici anni: vittoria del campionato di Eccellenza, siamo nel girone A.

“AnDavamo Di fretta…Distinti saluti”

Così recita la maglia di Barsottini, Zambarda, Da Pozzo, Amico, bomber Chiaramonti e compagni. La matematica certezza viene sancita dal pari a una manciata di turni dalla fine della regular season, quando siamo appena entrati nel mese di marzo. «Siamo stati troppo forti – commenterà poi il presidente del club Michele Pardini – grazie a un gruppo di ragazzi molto seri. Quando ho avuto la percezione che potevamo vincere il campionato? Diciamo al termine del girone d’andata quando avevamo già un considerevole vantaggio sulle inseguitrici. E ora proveremo a chiudere imbattuti questo campionato».

Totò in campo

E prima del match e della festa – iniziata in campo tra maglie celebrative, abbracci e bandiere colorate e finita in serata con la cena di giocatori e staff, tutti insieme – in campo ecco anche il mister – ex Carrarese, tra le altre panchine – ed ex calciatore azzurro e bomber di Udinese ed Empoli, Antonio Totò Di Natale a impreziosire una giornata davvero speciale per Camaiore e per il territorio. Di Natale, oltre a essere rimasto come è noto nel mondo del calcio, è da sempre legato alla Toscana e alla Versilia.