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Livorno, insulti contro gli atleti disabili alla Bastia: «Danni anche alle carrozzine»

di Stefano Taglione
Gli atleti della Tds
Gli atleti della Tds

È successo nella palestra, il presidente della Toscana Disabili Sport Maurizio Melis: «Ci sentiamo bullizzati, i responsabili probabilmente alcuni studenti che usano l'impianto durante le ore di ginnastica a scuola»

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LIVORNO. Prima gli sputi sui cuscini e le ruote delle carrozzine tranciate con i taglierini. Poi una frase irripetibile scritta su una di esse: «Handicappati di m...». Choc nella palestra della Bastia. Sabato scorso, infatti, sono stati scoperti gli (ultimi) atti vandalici sulle attrezzature utilizzate dagli atleti del basket della Toscana disabili sport guidata dal presidente Maurizio Melis, che presto inizierà a giocare le gare del campionato con la squadra “Tds Libertas 1947”: «Ci sentiamo bullizzati – le parole del dirigente dell’associazione – e, anche se non sappiamo con certezza chi possano essere i responsabili, pensiamo che siano alcuni degli studenti delle scuole che la mattina si servono dell’impianto, dove svolgono l’ora di ginnastica. Di pomeriggio, infatti, ci sono gli atleti delle società sportive ed escludo categoricamente che il colpevole possa essere uno di loro. Per di più, quando la mattina entro nella palestra, trovo le carrozzine ammucchiate spesso sopra i palchi: anche questo è un atto di bullismo nei nostri confronti, visto che così facendo facciamo fatica a prenderle. Bisogna fare qualcosa, con il consiglio della Tds ora ci riuniremo e decideremo se presentare o meno denuncia, penso comunque che la sporgeremo. Servono telecamere, è diventato qualcosa di insostenibile: gli impianti di videosorveglianza, almeno, potrebbero fare da deterrente».

Le carrozzine per il basket, una quindicina in tutto quelle custodite nella palestra, costano fino a diecimila euro ciascuna: «Purtroppo non possiamo legarle per motivi regolamentari – sostiene Melis – quindi devono essere custodite in quel modo. Il problema è che ce le danneggiano, abbiamo trovato anche delle gomme da masticare attaccate sempre da qualcuno per dispetto sui cuscini. Per non parlare, come ho già sottolineato più volte, degli sputi e di altri danneggiamenti. Non so come mai questi ragazzi ce l’abbiano con noi, magari sono figli di persone che con la loro generosità hanno perfino contribuito a farcele acquistare, dato che la città con numerose collette ci dà sempre una grande mano e dimostra sempre la propria sensibilità».

«A ogni ingresso sul campo di allenamento – prosegue Melis, che si è sfogato anche in un post pubblicato sulla sua pagina Facebook – i nostri dirigenti trovano le carrozzine da basket, attrezzi preziosi per noi, evidentemente usate da ignoti (immaginiamo in che modo) e poi spostate in tutti gli angoli della palestra e persino nascoste negli spogliatoi. Non sono infrequenti i danni che abbiamo subìto, ma oggi siamo arrivati al limite della nostra sopportazione. Abbiamo scritto all’ufficio sport del Comune di Livorno, già in passato, chiedendo di ammonire gli istituti scolastici che la mattina usano la Bastia come palestra e minacciando denunce all’autorità giudiziaria, non per un atto di accusa diretto, ma perché durante la mattina ci è capitato di trovare qualcuno degli studenti intento a “trafficare” con le nostre preziose carrozzine per gli atleti. Evidentemente è stato inutile. La misura è colma». 

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