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In Albania un torneo di calcio con il marchio “Viareggio Cup”

di Roy Lepore
I dirigenti del Cgc alla conferenza di ieri mattina nella sede della società
I dirigenti del Cgc alla conferenza di ieri mattina nella sede della società

Ceduto dal Cgc a una società di Tirana l’utilizzo temporaneo del brand Palagi: l’ulteriore dimostrazione di come la manifestazione sia apprezzata all’estero

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VIAREGGIO. A cento giorni dalla Viareggio Cup in programma dal 17 al 31 marzo, il presidente del Cgc Alessandro Palagi ha fatto il punto sulla 75ª edizione della competizione internazionale riservata alle squadre di calcio under 18, soffermandosi anche sul torneo femminile (riservato alla categoria Primavera) e su altre interessanti iniziative.

La speranza è di poter disputare la gara di apertura allo stadio Ferracci di Torre del Lago, con il rifacimento del manto erboso, alla presenza della Rai, e la finale allo stadio dei Pini al termine dei lavori di rifacimento.

È di qualche mese fa l’impegno ribadito dal sindaco Gorgio Del Ghingaro, alla presenza anche del ministro dello Sport Andrea Abodi, in occasione del sopralluogo all’impianto sportivo.

La novità assoluta è che con il patrocinio del Cgc verrà disputato dall’11 al 19 giugno il “Tirana by Viareggio Cup 2025” in Albania con la prospettiva poi di disputare in gara unica la Supercoppa Carnevale fra la vincitrice della Viareggio Cup e quella del torneo in Albania, presumibilmente nel mese di settembre, magari allo stadio dei Pini.

Il Cgc Viareggio ha concesso l’utilizzo del suo brand alla Albitsol Foundation, società albanese che in collaborazione con l’Università di Tirana e la Federcalcio del “Paese delle Aquile” organizzerà il torneo giovanile. «Siamo stati contattati da Vasenka Rangu Leka, legale rappresentante dell’Albitsol Foundation, che ci ha manifestato l’interesse a un rapporto di collaborazione con il nostro torneo – dice Palagi – ne siamo rimasti favorevolmente impressionati. È stata un’ulteriore dimostrazione di quello che da anni andiamo dicendo, ovvero che all’estero la manifestazione è apprezzata. Avere l’opportunità di promuoverla ulteriormente insieme alla nostra città ci ha convinto che era un’occasione da prendere in considerazione e così abbiamo firmato un accordo per un anno. Poi vedremo quali saranno i risultati. Sono convinto che può essere l’inizio anche di altre collaborazioni guardando al futuro».

A questo punto l’auspicio è di poter riavere la partecipazione di club italiani importanti come avveniva in passato. «Per adesso ci sono le conferme di Torino, Sassuolo, Sampdoria, manca solo l’ufficialità, ma la Rappresentativa di serie D dovrebbe essere presente e a questo punto aspettiamo altre conferme. L’invito è partito a tutte le società italiane. Per quanto riguarda le straniere tante le adesioni di compagini africane, due degli Stati Uniti, una australiana e la formazione brasiliana dell’International Porto Alegre nella quale ha avuto inizio la strepitosa carriera di Paulo Roberto Falcao. Il torneo maschile sarà a 32 squadre, mentre quello femminile a 8 e ci sono per adesso le adesioni del Milan, una squadra degli Stati Uniti, la Rappresentativa di serie D e spero nella presenza della Fiorentina».

La macchina organizzativa della manifestazione dunque è partita a pieno regime e man mano che passano i giorni c’è da perfezionare tutti i meccanismi che ormai sono rodati per l’esperienza acquisita nel tempo. «Riguardo ai campi dove si disputeranno le gare – prosegue Palagi – sono confermati per buona parte quelli dell’anno scorso, non utilizzzeremo il campo “Martini” in via Filzi all’ex campo d’Aviazione, in quanto non idoneo per ospitare le gare del nostro torneo. A coloro che fanno presente che il torneo non è lo stesso di prima, rispondo che i tempi sono diversi, anch’io avevo i capelli e ora non li ho più. Il calcio è cambiato e anche quello giovanile, nonostante questo però la Viareggio Cup dagli addetti ai lavori è considerato il miglior torneo al mondo a livello giovanile. Ripeto, volendo potremmo farlo tutto con squadre africane per il numero di club che vogliono partecipare e chissà che un giorno non sarà davvero così».

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