Il Tirreno

Versilia

Calcio: Dilettanti

Viareggio, Bertelli e quel gol con dedica speciale “studiato” alla televisione guardando Dimarco

di Massimo Guidi

	La presentazione del Viareggio
La presentazione del Viareggio

Nel Viareggio segnare è un affare di famiglia: Leonardo, figlio di Marco, racconta l’esordio show

3 MINUTI DI LETTURA





VIAREGGIO. Un inizio di campionato importante per le nostre formazioni che hanno preso sette dei nove punti in palio.

Qui Viareggio

Quando Leonardo Bertelli firmò per il Viareggio confessò a papà Marco, ex bianconero negli anni Novanta, che gli sarebbe piaciuto segnare all’esordio con la maglia delle zebre e dedicargli quel gol. «Sono stato di parola. Un gol alla Marco Bertelli? Lui ne faceva di più belli. Cosa mi ha detto a fine gara? Se volevo tirare o fare un cross». Ma al di là di dediche e battute il ragazzo è contento: «Perché è il gol che ci ha permesso di annullare l’iniziale svantaggio, ma anche il mio primo segnato in un campionato dei grandi che vale tanto perché segnato con la maglia della squadra della mia città».

«Gol alla Dimarco»

Un gol quasi studiato guardando calcio in televisione: «Avevo visto Dimarco segnare un gol da metà campo contro il Frosinone e avevo subito pensato che mi sarebbe piaciuto metterne a segno uno del genere anche a me. Così quando ho visto che il portiere avversario aveva la tendenza a stare abbastanza fuori dai pali, appena ricevuto il pallone non ci ho pensato due volte e ho tirato anche se eravamo quasi a centrocampo». Un inizio di campionato da incorniciare per il ragazzo viareggino, esterno mancino di buona gamba e con un piede educato che non sarà quello di papà Marco ma che come visto domenica può far male. «Appena arrivato mi hanno fatto sentire importante, dai compagni di squadra, l’allenatore e la dirigenza. Spero di ricambiare la fiducia».

Qui Camaiore

Matteo Costa non si aspettava di tornare in campo. Dopo la passata stagione con il Forza e coraggio (Promozione ligure) il portiere viareggino aveva deciso di dire basta. Era approdato a Camaiore per allenare i portieri delle giovanili 2008 e 2009. Ma a metà della scorsa settimana è dovuto tonare sui suoi passi. «Mercoledì mi ha chiamato il presidente – racconta Costa – e mi ha chiesto se me la sentivo di sostituire Barsottini che si è rotto un dito di una mano e dovrà rimanere fuori un po’ di tempo. Abbiamo parlato un po’ e alla fine abbiamo deciso di comune accordo di fare un contratto fino a dicembre, poi si vedrà». E così a 35 anni che compirà il prossimo 26 settembre e con un solo allenamento svolto il venerdì, Costa è andato subito in campo a Perignano. «Ho cercato di fare le cose semplici, soprattutto quando sono stato chiamato a giocare con i piedi per non mettere in difficoltà i compagni di squadra». L’inizio di gara non è stato però dei migliori. «Abbiamo preso un gol dopo appena undici minuti, ma poi dopo la mezz’ora la squadra ha reagito bene. Nel secondo tempo non sono mai stati pericolosi e se c’era una squdra che doveva vincere quella era il Camaiore». Si è già chiesto cosa succederà quando rientrerà Barsottini? «L’idea di stare in panchina a 35 anni non mi piace troppo. Quindi per rispetto a me stesso, ma anche a Barsottini, ho deciso di dire no all’accordo che il presidente mi voleva fare fino a fine campionato».

Qui Real Forte Querceta

Miglior modo per archiviare subito la sconfitta di coppa con la Massese non poteva esserci. Il successo con il Montespertoli regala infatti ai bianconerazzurri tre punti importanti ma anche la consapevolezza di poter fare bene. Protagonista della gara Christian Mangiarotti, attaccante che ha girato l’Italia da nord a sud con esperienze in C e D, ma che conosce anche la categoria per averci giocato nelle ultime due stagioni ed averla anche vinta con il Pavia nella stagione 2016/2017 quando sulla panchina pavese era seduto Francesco Buglio.

Primo piano
Sanità: la storia

Firenze, bimba rischia la vita per l’ingestione di una pila: salvata grazie a sinergia tra Meyer e Monasterio

Sportello legale