Twiga e Canniccia Motor Club, doppia riapertura con il bòtto: com’è andata la serata d'esordio
Anche Del Vecchio alla “prima”, Bindi saluta il predecessore Galeotti
PIETRASANTA. Per la “prima” del nuovo Twiga, andata in scena lo scorso fine settimana, ha risposto presente anche Leonardo Maria Del Vecchio, uno degli eredi dell’impero Luxottica e nuovo proprietario del l’ex locale di Flavio Briatore. Dopo il passaggio di consegne, sancito ufficialmente nello scorso mese di febbraio, il Twiga si è infatti subito trasformato in un cantiere per il rifacimento di ingresso, locali cucina, arredi, pavimentazione, sale interne.
Una corsa contro il tempo per accogliere, venerdì sera, la prima ondata di clienti del ristorante griffato Vesta e della discoteca, in attesa dell’apertura dello stabilimento balneare in agenda a metà maggio. Da qui la “visita” di Del Vecchio per fare il punto della situazione con il suo staff in ottica stagione estiva. «Siamo molto soddisfatti: la risposta dei nostri ospiti è stata entusiastica, come da previsioni: abbiamo la consapevolezza – le parole di Davide Ciancio, ceo di Triple Sea Food, il gruppo operativo di Lmdv Capital, la società che ha acquisito il marchio Twiga nel mondo della ristorazione – di avere investito in un’attività importante e in una terra, la Versilia, che ha una straordinaria visibilità e in linea con le nostre priorità». Così come è stato un investimento importante l’acquisto un anno fa, sempre da parte della società di Del Vecchio, del Bagno Franco Mare di Fiumetto oggetto di una profonda ristrutturazione e che porta in dote, anche qui, un nuovo marchio in cucina: Casa Fiori Chiari.
Dal Twiga alla nuova formula della Canniccia Motor Club che sabato sera ha aperto le porte a 600 invitati, quasi il doppio rispetto a quelli inizialmente preventivati. Ad accoglierli il patron e proprietario Attilio Bindi che ha voluto salutare pubblicamente Giuseppe Galeotti, ex titolare della discoteca che ha fatto ballare generazioni di versiliesi e non.
«Ma la nuova Canniccia sarà tutto meno che una discoteca» ha ribadito Bindi a margine di una serata “consumata” fra aperitivi, cena in piedi e la musica live per intrattenere gli ospiti. Alcuni dei quali si sono poi “cimentati” nel percorrere con le auto i 700 metri del circuito che è un po’ l’anima del Motor Club. Per una struttura che nei suoi 32 mila metri quadrati accoglie anche un ristorante, con 190 posti a sedere, dove dalla giornata di ieri è possibile pranzare, fare aperitivo e cenare. Lo spazio, infatti, non verrà riservato solamente ai soci, come da idea iniziale, ma sarà aperto a tutti in scia a eventi e, probabilmente, anche a concerti.