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Inizia l’era del Twiga firmata Del Vecchio: discoteca e ristorante, le date e le novità

di Luca Basile
Leonardo Del Vecchio insieme a Flavio Briatore
Leonardo Del Vecchio insieme a Flavio Briatore

Aprono la discoteca e il ristorante Vesta: «La formula resta quella proposta da Briatore»

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PIETRASANTA. Di giraffe, simbolo iconico dell’epopea griffata Briatore-Santanché, ne resterà alla fine solamente una: confinata su spiaggia e discretamente “rivisitata”. Sipario alzato da questa sera, 18 aprile, sul “nuovo Twiga”, quello che porta in dote la proprietà di Leonardo Maria Del Vecchio (uno degli eredi dell’impero Luxottica): la giraffa reinterpretata non sarà infatti il solo segno di discontinuità con la gestione passata. Il locale, con annesso stabilimento balneare, anche nella giornata di ieri, 17 aprile, era infatti un cantiere: Del Vecchio, attraverso le sue società ha messo infatti mano a ingresso, cucina, locali interni, luci, pavimentazione, discoteca, arredi e, in parte, allo stabilimento balneare.

Le date

«A livello di programmazione però non cambierà niente: era e resta la formula di successo proposta da Flavio Briatore in tutti questi anni – fa sapere Davide Ciancio, ceo di Triple Sea Food, il gruppo operativo di Lmdv Capital (la società che ha acquisito il marchio Twiga) nel mondo della ristorazione e dell'hospitality – e infatti, in questa ottica, abbiamo confermato un ruolo centrale a Mario Cambiaggio (cognato di Briatore, ndr) e già amministratore delegato della società Twiga. Questa sera e domani saremo aperti – prosegue Ciancio – con il ristorante e la discoteca. E così sarà anche per i prossimi fine-settimana e i ponti festivi. Lo stabilimento balneare? Saremo operativi intorno a metà maggio, ma con le prime giornate di sole cominceremo ad accogliere la clientela».

La novità in salsa culinaria è rappresentata dal marchio Vesta che trasloca dal Bagno Franco Mare di Fiumetto per approdare al Twiga. «Proporremo una cucina, come nostra tradizione, di alto livello, con i suoi riferimenti mediterranei. Cucina “nelle mani” di Giorgio Bresciani, executive corporate chef del gruppo. Per un servizio all’insegna della qualità, come caratteristica del marchio Vesta. Perché Del Vecchio ha deciso di investire in Versilia? Perché è un territorio che apprezziamo e ha enormi potenzialità. In un posto come questo crediamo che si possa sviluppare al meglio il nostro progetto di ospitalità. Personalmente frequento questa zona da quando ero un ragazzino e l’ho sempre amata».

Alla voce dipendenti – oltre 120 persone con l’indotto – fatta eccezione per alcune figure in cucina «non ci sono novità. Sono stati tutti confermati – precisa Ciancio – nel segno di quella continuità di cui parlavamo. Nel frattempo abbiamo già un numero importante di prenotazioni per la stagione estiva su spiaggia. Una stagione, la prima, per tutti noi di grande importanza: poi a settembre, in coincidenza con la chiusura invernale, tireremo le somme. Ma già oggi possiamo dire di essere molto soddisfatti per l’investimento fatto».

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