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Forte dei Marmi, riapre dopo vent’anni la Pensione America: «Camere e suite per ritmi lenti»

di Angelo Petri
Un interno della struttura
Un interno della struttura

Albergo da sempre particolarissimo e oasi di tranquillità e serenità nel cuore di Roma Imperiale: come sarà

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FORTE DEI MARMI. Avrà il sapore di una bellissima casa di lusso – «per chi ama il Forte come lo amiamo noi» è il mantra della proprietà – la nuova Pensione America che dopo venti anni di chiusura riparte in settimana per una nuova bellissima avventura. Albergo da sempre particolarissimo per frequentazioni e oasi di tranquillità e serenità nel cuore di Roma Imperiale, ritorna dunque dopo i lavori come un boutique hotel “adults only” che desidera riproporre una villeggiatura retrò, dai ritmi lenti, grazie alla lungimiranza della famiglia Maestrelli che vanta già strutture importantissime e di pregio al Forte dei Marmi come Villa Roma Imperiale e il Bagno Assunta.

La storia

La Pensione America, lungo la via Colombo, risale al 1899 e solo negli Anni Venti divenne molto in voga tra nobili e artisti che ne fecero per anni il loro riferimento per le vacanze al mare. La nuova struttura alberghiera sarà ovviamente un cinque stelle ed è stato firmata dall’architetto Piera Tempesti Benelli, che peraltro da adolescente l’aveva frequentata con la famiglia, inoltre farà parte parte del prestigioso circuito The Leading Hotels of the World.

Le camere

Con diciotto tra camere e suite – «pensate per giorni da vivere senza fretta» come recita una presentazione – ciascuna con terrazza o veranda affacciate su un rinnovato giardino mediterraneo pieno di glicini e limoni, offrirà un’esperienza unica grazie anche agli interni popolati da arredi in bambù, pavimenti in terracotta, maioliche e carte da parati floreali firmate, e tanti dettagli sartoriali firmati da Loretta Caponi. E per gli ospiti a pochi passi ci sarà anche il rinnovato ed esclusivo Bagno Assunta. Verrebbe da dire la ricetta per un nuovo tipo di vacanza nel cuore di Roma Imperiale.

E sempre a proposito di alberghi prestigiosi, l’ex Paradiso al Mare, destinato a diventare uno dei grandi hotel della catena Baglioni Hotels and Resorts, ed attualmente in fase di cantiere, non potrà avere l’aumento volumetrico che avrebbe portato l’ex albergo a due passi da piazza Marconi da tre a quattro piani. Alla fine del 2023 la proprietà aveva chiesto al Comune l’autorizzazione per la realizzazione di un intervento di sostituzione edilizia e di ampliamento volumetrico, ma un anno fa erano arrivati i pareri negativi della Soprintendenza e così anche il Comune si era allineato al divieto dell’autorizzazione.

Da qui il ricorso al Tar della proprietà che però ha di fatto confermato la posizione della Soprintendenza. L’ex Hotel Paradiso al Mare risale infatti al 1938 e fu ampliato l’anno seguente, e secondo la Soprintendenza, è espressione di un razionalismo di matrice italiana che lo rende uno degli edifici cittadini edificati tra i due conflitti mondiali, che sono le più antiche testimonianza di una definizione urbana del Forte declinata con una marcata vocazione ricettiva. Dunque qualsiasi futuro intervento dovrà partire dalla conservazione dell’edificato.

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