Il Tirreno

PIETRASANTA. Il lungomare da rifare? Ci pensano i balneari pronti a mettere mano al portafoglio per coprire i costi di un’importante opera pubblica. Il lungomare, appunto o in alternativa il viale Apua o ancora un’altra infastruttura, viaria o meno, da riqualificare. E perché mai un centinaio di stabilimenti dovrebbero farsi carico di una spesa di competenza della casse comunali e che, stando alle prime stime, sarebbe di 1 milione, 1 milione e mezzo di euro? Perché così facendo potrebbero, il condizionale è d’obbligo, aprire un canale agevolato per ottenere un prolungamento delle attuali concessioni, oggi dal destino più che mai incerto a causa dell’asta delle spiagge

È questo, per sommi capi, il senso della proposta inoltrata di recente al sindaco Alberto Giovannetti da Stefano Varia, della Varia Costruzioni.

«Facciamo una premessa: le aste, presto o tardi, saranno realtà. Probabilmente – spiega Giovannetti – arriveranno altre proroghe, ma non possiamo pensare di evitarle. Detto questo e qui arrivo alla proposta o meglio ancora alla chiacchierata che ho avuto con Varia e ancora con alcuni balneari, ci sarebbe una disponibilità da parte del consorzio nel sostenere la spesa di completo rifacimento del lungomare. Ogni concessionario metterebbe quindi a disposizione, se tutti decidessero di partecipare, una somma compresa fra i 10 e i 15 mila euro: per un project financing che dovrebbe andare ovviamente in gara con diritto di prelazione sempre a favore dei balneari. Al tempo stesso i balneari interessati dovrebbero impegnarsi a investire in un’importante riqualificazione della propria concessione. Le due azioni combinate, project e investimento, potrebbero agevolare, mi dicono, un prolungamento della concessione al momento in scadenza nel 2027. Faremo le nostre valutazioni». A Forte dei Marmi due concessionari, supportati anche in questo caso dalla Varia Costruzioni, hanno formalizzato al Comune un project che prevede il rifacimento dei due stabilimenti comunali (costo 2 milioni e mezzo di euro) per ottenere in cambio una proroga ventennale dell’attuale concessione. Anche in questo caso sono in corso valutazioni sulla fattibilità dell’operazione.