Un cono alla Lucio Corsi, le imprenditrici del gelato di Massarosa s’inventano il cremino “Volevo essere un duro”
Le sorelle Giulia e Greta Dinelli fondarono la loro prima attività a Stiava nel 2015 Poi quella di Lucca e presto una terza in Versilia. E festeggiano così i 10 anni
MASSAROSA. Chissà se il cantautore toscano Lucio Corsi avesse mai pensato che il titolo della sua canzone “Volevo essere un duro” potesse diventare il nome di un gusto di gelato. Ebbene sì, Greta e Giulia Dinelli, titolari della gelateria Grelia in via Giacomo Matteotti a Stiava hanno deciso di riaprire la bella stagione con una nuova prelibatezza: un cremino al pistacchio croccante accuratamente preparato dalle loro mani che ha preso il nome del brano che si è classificato al secondo posto a Sanremo e che sta ottenendo un grandissimo successo.
«La canzone di Lucio Corsi – racconta Giulia – descrive perfettamente le sensazioni che io e mia sorella stiamo vivendo in questi giorni. Il prossimo 28 marzo festeggiamo i nostri primi dieci anni di attività e mai avremmo pensato di arrivare fino a qui. Eravamo giovanissime quando abbiamo iniziato, io avevo solo 22 anni. Abbiamo affrontato parecchi ostacoli, ma alla fine ce l’abbiamo fatta».
La difesa cocciuta della scelta imprenditoriale
A dare una mano alle due determinate sorelle ci sono i genitori, Maria Pia e Claudio, e il fidanzato di Giulia (a breve diveterà marito), che si chiama Luca. «Ricordo ancora – continua Giulia – quando ci dicevano che non saremmo riusciti ad andare avanti perché avevamo scelto di usare le carapine (contenitori speciali in acciaio, ndr) invece delle vasche con il gelato a vista. Noi abbiamo difeso la nostra decisione di allora, puntando tutto sulla qualità delle materie prime per avere un prodotto naturale e genuino con alcuni dettagli moderni, non usiamo né preparati né semilavorati».
Gli studi mai abbandonati
Giulia e Greta, infatti, oltre a essere delle imprenditrici, hanno continuato a studiare.
«Mia sorella – aggiunge Giulia – è laureata in Biologia e sicurezza degli alimenti con il massimo dei voti e si occupa di tutte le procedure aziendali. Io sono pasticcera, sono diventata mamma e mi sto laureando in Comunicazione e marketing. Il mio ragazzo sta conseguendo la laurea in Gastronomia ed è anche barman e sommelier Fisar».
Oltre alla gelateria di Stiava, Greta e Giulia, hanno aperto un altro locale a Lucca, un secondo “Grelia”, ma le ambizioni sono ancora più grandi.
«Quella di Lucca è un’attività a trecentosessanta gradi: è una gelateria/pasticceria, ma i clienti possono anche pranzare o fermarsi per un aperitivo. Lì è dove abbiamo anche il nostro laboratorio nel quale ideiamo, studiamo e produciamo i nostri prodotti. Tra i sogni nel cassetto c’è anche quello di aprire una nuova gelateria/pasticceria in Versilia, un progetto che potrebbe essere non così lontano».
I dieci anni di attività
Il 28 marzo Giulia e Greta spegneranno le loro prime dieci candeline da sorelle imprenditrici di successo.
«Per l’occasione – sottolineano – abbiamo deciso di dare in omaggio a tutti i nostri clienti il nuovo gusto “Volevo essere un duro” proprio per festeggiare questo grande risultato che non ci aspettavamo. Colgo l’occasione – proseguono – per ringraziare anche i miei genitori e tutti i nostri collaboratori. Mio padre è pasticcere e maestro gelatiere, è la mente tecnica di tutte le nostre ricette, mentre mia mamma si occupa della vendita e di dispensare sorrisi e battute ai clienti. Insomma, siamo una grande squadra».