Il Parlamento Europeo ha approvato il piano di riarmo: cosa prevede la risoluzione e perché il Pd si è diviso
La risoluzione è stata approvata con 419 voti a favore e 204 contrari
L'europarlamento ha approvato con 419 voti a favore e 204 contrari la risoluzione sul futuro della difesa europea e sulle proposte per il suo rafforzamento, come "ReArm Europe" della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. Come previsto, la delegazione del Pd al Parlamento europeo si è diviso in due sulla risoluzione sul Libro Bianco della difesa e l'appoggio al piano di riarmo della Commissione europea: undici astenuti e 10 a favore. E' quanto risulta dalla lista dei nominali. Hanno partecipato al voto tutti e 21 gli eurodeputati e nessuno ha votato contro. Si sono astenuti: Brando Benifei, Annalisa Corrado, Camilla Laureti, Dario Nardella, Matteo Ricci, Sandro Ruotolo, Cecilia Strada, Marco Tarquinio, Alessadro Zan, Lucia Annunziata e il capodelegazione Nicola Zingaretti. Hanno invece votato a favore: Stefano Bonaccini, Antonio Decaro, Giorgio Gori, Elisabetta Gualmini, Giuseppe Lupo, Pierfrancesco Maran, Alessandra Moretti, Pina Picierno, Irene Tinagli e Raffaele Topo.
Cosa prevede la risoluzione
Il Parlamento europeo afferma che l'Ue è ormai il principale alleato strategico dell'Ucraina e deve continuare a sostenerne il suo diritto all'autodifesa. Il Parlamento accoglie con favore la dichiarazione congiunta dell'Ucraina e degli Stati Uniti dell'11 marzo, che include la ripresa dell'assistenza militare e della condivisione di informazioni, sostiene la proposta di un accordo su un cessate il fuoco di 30 giorni e si aspetta che la Russia lo accetti cessando tutti gli attacchi.
I deputati affermano che l’Ue e i suoi Stati membri sono ora i principali alleati strategici di Kyiv e devono restare il suo maggiore donatore, in seguito all’"apparente cambio di posizione" degli Stati Uniti sulla guerra di aggressione della Russia, incluso “il fatto di aver incolpato apertamente l'Ucraina della guerra in corso”. Per sostenere il diritto all'autodifesa dell'Ucraina, l'Ue e i suoi Stati membri devono aumentare in modo significativo la necessaria assistenza al Paese.
Il sostegno all’Ucraina e il ruolo dell’Ue nella guerra
Rafforzare l’Ucraina per resistere e prevenire nuovi attacchi russi. Per scoraggiare ulteriori aggressioni da parte della Russia, il Parlamento afferma che l'UE deve offrire garanzie di sicurezza solide per l'Ucraina. Il paese deve essere in grado di rifiutare accordi affrettati che ne compromettano la sicurezza nel medio-lungo termine e lo espongano, insieme ad altri Stati europei, a nuove aggressioni russe. I deputati infatti si oppongono fermamente a qualsiasi tentativo di costringere la leadership ucraina alla resa con il solo obiettivo di agevolare un cosiddetto "accordo di pace". Nella risoluzione, i deputati sottolineano inoltre che non possono esserci negoziati sulla sicurezza europea senza la partecipazione dell’Ue e sostengono la creazione di una "coalizione dei volenterosi" per un'eventuale applicazione europea di un accordo di pace. I deputati criticano inoltre la politica dell'amministrazione statunitense di rappacificarsi con la Russia e le pressioni sugli alleati transatlantici. Accelerare i negoziati di adesione all’Ue. L'Ucraina ha un futuro come Stato membro dell'Ue, affermano i deputati, chiedendo di accelerare i negoziati di adesione. Pur sollecitando l’Ue a prepararsi alla ricostruzione post-bellica dell'Ucraina con nuovi finanziamenti, i deputati sottolineano che la Russia deve rispondere dei danni ingenti causati nel paese. I beni sovrani russi bloccati dalle sanzioni dell'UE devono essere confiscati e destinati alla difesa e alla ricostruzione dell'Ucraina. Infine, il Parlamento chiede l’introduzione di sanzioni più efficaci contro la Russia